Iran, la rabbia degli studenti per l’aereo ucraino abbattuto dai pasdaran. Cori contro Khamenei – Video

I manifestanti chiedono le dimissioni dell’Ayatollah: «Il nostro nemico è qui, una bugia dire che sono gli Usa»

Un folto gruppo di manifestanti iraniani, in maggioranza studenti, si è raccolto davanti alla Amirkabir University, nel centro di Teheran, per esprimere solidarietà alle famiglie delle 176 vittime dell’aereo abbattuto per errore da un missile lanciato dai Guardiani della Rivoluzione. La polizia iraniana ha iniziato ad usare lacrimogeni contro i dimostranti, che chiedono a gran voce le dimissioni dell’ayatollah Ali Khamenei.


Convocati su invito delle Amirkabir University e Sharif University, i manifestanti avrebbero dovuto accendere candele per una fiaccolata in memoria delle vittime. Hanno poi iniziato a scandire slogan come «Le dimissioni non bastano, ci vuole un processo», «Pasdaran, vergognatevi e lasciate il Paese» e «Khamenei dimettiti». Altri hanno gridato «Referendum per la costituzione» e «Il nostro nemico è qui, una bugia dire che sono gli Usa». Manifestazioni simili sono in corso anche a Mashhad


Le immagini sono state diffuse su Twitter da alcuni testimoni e reporter. La rabbia è esplosa anche per il ritardo con cui le autorità hanno ammesso la loro colpa (3 giorni dopo il disastro).

Il generale delle forze aeree dei Pasdaran, Amir Ali Hajizadeh, si è assunto la responsabilità dell’accaduto, ma ha sottolineato che un soldato, a causa di un’interferenza nelle comunicazioni, ha fatto partire il missile senza che fosse stato dato l’ordine.

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