La star della Nba Kobe Bryant è morto in uno schianto in elicottero. Con lui, altre 8 persone. Anche la figlia di 13 anni

Piovono sui social i tributi alla leggenda della pallacanestro. Anche dall’Italia dove il giocatore dei Los Angeles Lakers aveva trascorso una parte della sua vita

La star della Nba Kobe Bryant è morto in un incidente in elicottero in California, nella contea di Los Angeles negli Stati Uniti. La leggenda del basket era a bordo del suo elicottero privato con altre otto persone quando il velivolo si è schiantato nella località di Calabasas. Nessuno si è salvato. Nell’incidente ha perso la vita anche una delle figlie di Kobe Bryant, la tredicenne Gianna Maria Onore. Insieme stavano andando ad allenarsi. Oltre a loro erano presenti a bordo dell’elicottero John Altobelli – allenatore di baseball presso l’Orange Coast College – insieme a sua moglie e a loro figlia, compagna di squadra della figlia di Bryant.


Presenti a bordo anche Christina Mauser, assistente allenatrice di una squadra di basket della scuola elementare di Orange County, insieme a due altre donne – Sarah Chester e Payton Chester – e il pilota, anche lui morto nell’incidente.Kobe Bryant è sempre stato famoso per i suoi spostamenti in elicottero e quando giocava per i Lakers usava il suo Sikorsky S-76 per trasferirsi dalla sua villa di Newport Beach fino allo Staples Center di Los Angeles. Dopo la notizia dell’incidente Bryant è stato ricordato proprio allo Staples Center dove ha avuto luogo la cerimonia dei Grammy awards, inziata con un tributo alla famiglia Bryant da parte di Alicia Keys e Boyz II Men. Fuori dallo stadio centinaia di persone si sono radunate per salutare il campione.


La carriera

Il campione Nba, 41 anni, era nato a Philadelphia, ma era cresciuto in Italia per via dell’attività del padre, a sua volta giocatore professionista. Dopo aver concluso il suo percorso al liceo diventato il giocatore con il punteggio più alto nella storia del basket nella Pennsylvania sud-orientale, ha stabilito un altro record, diventando, a soli 17 anni, il più giovane giocatore nella storia dell’NBA.Bryant ha passato tutta la sua carriera ai Los Angeles Lakers, portando la squadra a vincere cinque campionati (2000, 2001, 2002, 2009 e 2010) e mettendo a segno record dopo record, come gli 81 punti segnati contro i Toronto Raptors nel 2016. Magic Johnson lo ha definito il miglior giocatore dei Lakers di tutti i tempi.

Dopo il suo ritiro avvenuto nel 2016 per problemi fisici, i Lakers avevano ritirato entrambe le maglie usate da Kobe Bryant, la 8 e la 24, un onore mai riservato ad altri giocatori della franchigia californiana. Considerato uno dei migliori giocatori della storia del basket, Kobe Bryant ​è uno dei sette giocatori ad aver segnato oltre 30.000 punti carriera. Poche ore prima della tragedia, Bryant si era congratulato con LeBron James che a Philadelphia lo aveva superato nella classifica dei migliori realizzatori di tutti i tempi della storia Lakers issandosi al terzo posto assoluto della Nba. «Grande rispetto per mio fratello King James», aveva twittato Kobe.

La sua carriera è stata macchiata dalle accuse di stupro nel 2003 da parte di una ragazza di 20 anni. Il campione si è sempre difeso ammettendo di aver avuto un rapporto sessuale con la ragazza, ma descrivendolo come consensuale. Il caso è stato archiviato nel 2004 su richiesta dei procuratori dell’accusa.

Il dolore di Petrucci: «Star che amava l’Italia»

«L’ho conosciuto con Ettore Messina tre anni fa, e avevamo concordato un suo impegno in Italia: quando gli comunicai che la sua sede sarebbe stata Roma, per un corso ai giovani, si emozionò: mi disse che ogni volta che si parlava dell’Italia e di Roma, gli si accapponava la pelle per la commozione». Gianni Petrucci, presidente della Federbasket, è sconvolto al telefono con l’agenzia Ansa nell’apprendere la notizia della morte di Kobe Bryant, e ricorda cosi’ l’ex campione Nba cresciuto in Italia, dove il padre aveva giocato in varie società di alto livello.

Gallinari: «Sconvolto, era il mio mito»

Danilo Gallinari, campione di basket italiano da anni tra i giganti della Nba (in questa stagione gioca con gli Okhlahoma Thunders), contattato dall’Ansa riesce appena a comunicare il suo dolore per la morte di una leggenda dello sport mondiale come Bryant. «Sono esterrefatto – conclude -,non me la sento di dire altro».

Totti: «Riposa in pace, campione dentro e fuori campo»

«Riposa in pace, grande campione in campo e fuori»: anche Francesco Totti ricorda Kobe Bryant, la star Nba scomparsa in un incidente di elicottero. L’ex capitano della Roma posta sul suo profilo una foto con Bryant, col quale alcuni anni fa ebbe modo di far conoscenza e scambio di maglie. «Onorato di averti conosciuto».

«Non riesco ancora a crederci»: è il messaggio di dolore postato da Usain Bolt, recordman dei 100 e dei 200, alla notizia della morte di Kobe Bryant. Il giamaicano posta una foto di un abbraccio a Bryant in pista a Londra 2012.

«Hasta la vista, leyenda», scrive invece Maradona.

Anche nel mondo del tennis non mancano i tributi:

Trump e Obama

«Una terribile notizia»: così il presidente americano Donald Trump commenta su Twitter l’incidente in cui ha perso la vita la leggenda del basket Kobe Bryant.

In seguito l’ex presidente Barack Obama ha fatto le condoglianze alla famiglia del campione:

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