Coronavirus, il 17enne rimasto a Wuhan «è deluso ma sta bene». Di Maio: «Volo dell’Aeronautica lo riporterà in Italia»

Nella sede della Protezione civile si studia un piano di rientro per Niccolò tra il commissario straordinario Borrelli e i ministri Di Maio e Speranza

Niccolò, lo studente di 17 anni bloccato ancora a Wuhan, epicentro del Coronavirus, per qualche linea di febbre, è stato riportato in albergo e «sta bene». Chi l’ha sentito in queste ore ha riportato che «non manca la delusione» per aver perso anche il volo partito oggi, 9 febbraio, e diretto in Gran Bretagna con a bordo circa 200 passeggeri europei, tra cui 8 italiani.


Già lunedì 3 febbraio, sempre a causa della febbre, Niccolò non aveva potuto imbarcarsi sul volo dell’Unità di Crisi della Farnesina con altri 56 connazionali. Anche i suoi genitori, si apprende, «non sono particolarmente preoccupati».


Intanto, il ritorno degli italiani in Italia è atteso intorno alle 13 di oggi. I passeggeri sono già arrivati nella base inglese: da qui, gli 8 italiani saliranno a bordo di un aereo messo a disposizione dalla Farnesina, che li porterà all’aeroporto militare di Pratica di Mare. Successivamente saranno portati all’ospedale militare del Celio a Roma, per essere messi in quarantena.

Il ministro degli esteri Luigi Di Maio ha annunciato che un volo dell’Aeronautica militare nelle prossime 24 ore andrà a prendere lo studente italiano Niccolò bloccato a Wuhan, in Cina, e lo riporterà in Italia.

«Abbiamo tenuto una riunione con il ministero della Salute, con l’Unità di crisi della Farnesina e abbiamo deciso che un velivolo dell’Aeronautica militare andrà a riprendere Niccolò in Cina e lo riporterà qui», ha detto Di Maio in conferenza stampa. «Per noi nessuno deve rimanere indietro. I nostri connazionali hanno la massima priorità per il rientro in Italia e faremo tutto il possibile per assicurare la massima assistenza e vicinanza». Il ministro degli Esteri ha quindi informato che è stata sentita la famiglia di Niccolò: «Abbiamo dato loro questa notizia».

«Ringrazio anche il ministro della Difesa Lorenzo Guerini e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che sono stati in stretto contatto in queste ore per assicurare a Niccolò di rientrare in Italia il prima possibile. Un grazie a tutti voi che state seguendo ogni istante di questo lavoro, a tutti coloro che stanno assicurando all’Italia il massimo livello di tutela» nell’ambito dell’emergenza coronavirus.

Questa mattina alle 11:30, presso la sede della Protezione civile, si terrà una riunione dedicata al Coronavirus tra il responsabile Angelo Borrelli, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il ministro della Salute Roberto Speranza. La riunione sarà dedicata in particolare anche al caso di Niccolò. «Faremo di tutto per riportare a casa Niccolò – ha detto Di Maio – nessuno deve rimanere indietro».

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