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Europa, aborto e decreti Sicurezza. Cosa ha detto Salvini a Roma mentre le Sardine erano in piazza

16 Febbraio 2020 - 21:18 Redazione
salvini
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Il leader della Lega, durante il convegno all'Eur, ha cominciato a gettare le basi per la campagna elettorale romana

La piazza è il Palazzo dei Congressi dell’Eur con i simpatizzanti o i curiosi e i rappresentanti di diverse categorie professionali. Il confronto tra le Sardine e Matteo Salvini parte da platee e palchi diversi. Ma tutti e due sanno bene che queste sono solo le prime schermaglie di una battaglia ben più grande: quella che si combatterà nel 2021 per la poltrona del sindaco di Roma.

E così Salvini all’Eur nel convegno Roma torna capitale. Idee nuove per il futuro della città ha cominciato a gettare le basi per la campagna elettorale romana. Una campagna che, come si è visto già durante le elezioni in Emilia Romagna, è destinata ad assorbire anche temi nazionali.

Il commento sugli aborti delle donne immigrate

Il commento che più ha sollevato dibattiti nel corso della manifestazione leghista è quello sull’aborto: «Ci sono state donne non italiane che sono andate sei volte al pronto soccorso per l’aborto. Non mi spetta giudicare, è giusto che sia la donna a scegliere, ma non puoi arrivare a prendere il pronto soccorso come la soluzione a uno stile di vita incivile per il 2020».

Il dato arriverebbe da una segnalazione fatta da alcune «infermiere del pronto soccorso di Milano». Il leader della Lega ha continuato poi sul tema sanità pubblica e immigrazione: «Ci sono immigrati che hanno scambiato i pronto soccorso per l’anticamera di casa. Ci sono migliaia di cittadini che non pagano una lira. Io dico che la terza volta che ti presenti paghi».

Le Sardine e i decreti Sicurezza

Non sono mancate le critiche verso le Sardine, in particolare sul tema dei decreti firmati Lega del Conte I. Il decreto Sicurezza e il decreto Sicurezza bis, bandiera del lavoro di Salvini come ministro dell’Interno, sono infatti uno dei bersagli più importanti nel mirino del movimento nato a Bologna.

«Non so se le cosiddette Sardine vogliono depotenziare l’agenzia che combatte mafia, camorra e ‘ndrangheta. Le Sardine ci sono o ci fanno? Abolire i decreti sicurezza significa togliere soldi, poteri e competenze a sindaci e forze dell’ordine, oltre che dimezzare la forza e gli uomini dell’Agenzia dei beni confiscati alla mafia. Forse qualcuno tifa per mafiosi e delinquenti?».

E sempre sulle Sardine, Salvini ha (non) risposto anche a un’affermazione di Mattia Santori rilasciata durante un’intervista a Corrado Formigli durante la trasmissione PiazzaPulita: «Cosa vuoi che risponda a chi ti da del tamarro? Siamo seri».

Santori alla trasmissione di La7 aveva parlato di Salvini dicendo: «Salvini arriva alla pelle delle persone? Ci sono due modi per essere erotici. Erotici tamarri ed erotici romantici».

Di Europa, euroscetticismo e pirla

Il leader della Lega è tornato anche sull’Europa, riprendendo il dibattito sull’Italexit, la possibilità, ampiamente smentita, che l’Italia possa avviare un processo di uscita dall’Unione Europea nel caso di un esecutivo a traino leghista.

«Sull’Europa credo che si debbano cambiare le regole dal dentro. Faccio l’esempio del condominio: se pago le spese nel mio condominio ma non funziona il riscaldamento, l’ascensore e io pago, allora o le regole cambiano oppure io smetto di pagare per quel servizio. Non si tratta di essere euroscettici ma di non essere pirla, pagare per un servizio che non c’è».

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