Sardine a Pesaro, Santori prepara la svolta? «Stagione delle piazze forse è già finita. Conte? Abbiamo agende scomode» – Il video

Il movimento torna in piazza nelle Marche, dove si voterà per le Regionali in primavera. E ancora una volta le Sardine tornano a marcare stretto il leader del Carroccio

La «stagione delle piazze così come l’abbiamo conosciuta a novembre forse finirà e forse è già finita», dice Mattia Santori da piazza Lazzarini a Pesaro, sul palco della manifestazione delle Sardine, davanti a un centinaio di manifestanti. A pochi passi, in un’altra piazza, è in atto il comizio dell’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini.


«La politica è una cosa bellissima se fatta in un certo modo» ha detto, mettendo in guardia dal «mostro del populismo che sta distruggendo la politica e la società», ha aggiunto. Santori incassa, con un commento amaro, il flop registrato a Napoli, il 18 febbraio, e oggi, 20 febbraio, a Pesaro, e cambia rotta. In entrambe le occasioni, infatti, le partecipazioni sono state ben al di sotto delle aspettative. Sono lontani i numeri registrati nella piazza di Bologna, a novembre. O in piazza San Giovanni a Roma, a dicembre. A chi gli chiede se in futuro sarà possibile un incontro con il premier Giuseppe Conte, il leader degli ittici risponde: «La mia agenda non è comodissima, quella di Conte lo è ancora di meno. Se ci sarà un incontro tra noi sarà comunque informale».


Ad accogliere il leader delle Sardine striscioni del gruppo «6000 sardine Marche». Sotto il palco anche uno striscione con scritto «Zaky libero» di solidarietà per Patrick George Zaki, lo studente arrestato in Egitto. «Dal letame nascono i fiori, da Salvini non nasce niente», e ancora: «Nessun migrante ha rubato 49 milioni di euro»: sono alcune scritte che compaiono su alcuni cartelli esposti dai manifestanti con un sottofondo di musica, al ritmo di Bella ciao. «Grazie alle sardine di Pesaro e dintorni» ha detto Santori, spronando le «Sardine a tornare in piazza ogni volta che servirà a riappropriarsi di spazi fisici». «Siamo entrati in campagna elettorale – ha ricordato, accennando alle elezioni regionali nelle Marche -. È un periodo difficile, si gioca con armi sporche, con soldi che non si sa da dove vengono e sulla pelle delle persone».

In copertina: Mattia Santori a Pesaro | ANSA/PASQUALE BOVE

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