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Coronavirus, Conte: «Non sospenderemo Schengen». Chiusi negozi e uffici in 10 comuni della Lombardia

21 Febbraio 2020 - 20:40 Redazione
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Si tratta di un'ordinanza che riguarda 50mila persone residenti in dieci Comuni del lodigiano

«In questo momento non riteniamo necessario la sospensione del trattato di Schengen. Ma siamo disponibili ad adottare qualsiasi misura per tutelare la salute dei cittadini» ha detto il premier Giuseppe Conte al termine del Consiglio Ue a Bruxelles parlando dell’epidemia di Coronavirus in Italia. «L’importante è circoscrivere le aree evitando una diffusione del virus e questo lo abbiamo fatto» ha detto.

«In questo momento non riteniamo necessario la sospensione del trattato di Schengen – ha aggiunto il premier – Ma siamo disponibili ad adottare qualsiasi misura per tutelare la salute dei cittadini. Dobbiamo mantenerci flessibili per mantenere la soglia di massima precauzione», ha aggiunto, parlando di «adeguatezza e proporzionalità come criterio» per ogni misura.

L’ordinanza

Si tratta di un’ordinanza che riguarda 50mila persone residenti in dieci Comuni del lodigiano: Casalpusterlengo, Codogno, Castiglione d’Adda, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e Sanfiorano.

Il provvedimento, firmato dal Ministro della Salute Roberto Speranza e dal Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, prevede la sopensione di tutte le attività commerciali, ad esclusione di quelle di pubblica utilità e dei servizi essenziali, la sospensione delle attività lavorative per le imprese, ad esclusione di quelle che erogano servizi essenziali tra cui la zootecnia, e di quelle che possono essere svolte al proprio domicilio (quali, ad esempio, quelle svolte in telelavoro).

Ma anche la sospensione dello svolgimento delle attività lavorative per i lavoratori residenti, anche al di fuori dell’area indicata, a esclusione di quelli che operano nei servizi essenziali, la sospensione della partecipazione ad attività ludiche e sportive per i cittadini residenti nei predetti comuni indipendentemente dal luogo di svolgimento della manifestazione.

Infine è prevista la sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, la sospensione della frequenza delle attività scolastiche e dei servizi educativi da parte della popolazione residente, con l’esclusione della frequenza dei corsi telematici universitari e l’nterdizione delle fermate dei mezzi pubblici.

«I lavoratori impiegati nei servizi essenziali – si legge ancora nell’ordinanza – sono ammessi al lavoro previa verifica quotidiana dello stato di salute, con riguardo ai sintomi e segni del coronavirus a cura dei datori di lavoro». La valutazione in merito al mantenimento e alla modifica delle presenti misure viene quotidianamente effettuata congiuntamente dal tavolo di coordinamento di Regione Lombardia insieme alle autorità centrali. Il prefetto di Lodi è incaricato dell’esecuzione.

Riunione di Conte con Borrelli e Speranza

Nelle prossime ore il premier sarà a Roma alla Protezione Civile, per un incontro con il ministro della Salute Speranza e il commissario Borrelli. Sarà l’occasione per fare il punto della situazione: «Eravamo preparati a questa evenienza, trattandosi di agenti virali facilmente trasmissibili. La popolazione non deve essere preoccupata, avevamo un piano e lo stiamo attuando» ha dichiarato Conte.

Foto in copertina di Ludovic Marin | Epa | Ansa

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