Coronavirus, Salvini: «È emergenza nazionale, blindare i confini»

E poi attacca il governo: «Se Conte non è in grado di difendere l’Italia e gli italiani si faccia da parte»

«I contagi aumentano, pare che i soggetti abbiano girato 15 giorni: pretendo dal governo il controllo di chi è entrato e uscito. Bisogna blindare i nostri confini. Tutto passa in seconda fila, i litigi perenni tra Conte, Renzi e M5s. Ora basta, è un momento di emergenza nazionale, basta politica. L’avevamo detto, chiedendo controlli e ci chiamavano sciacalli e fascioleghisti», così l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini attacca, in diretta su Facebook, il governo giallorosso sulla gestione dell’emergenza Coronavirus in Italia.


Chiede le dimissioni di Conte

«No alla quarantena volontaria. Da papà pretendo di sapere chi entra e chi esce dal mio Paese, legalmente o illegalmente, col barchino o il barcone – ha aggiunto il leader della Lega – Non è il momento far finta di niente. Il governo deve dire chi entra e chi esce. Se qualcuno non ha fatto o non farà tutto il suo dovere per proteggere il popolo italiano ne risponderà davanti al popolo. Se Conte non è in grado di difendere l’Italia e gli italiani si faccia da parte»


Stamattina Matteo Salvini ha assistito alla conferenza stampa convocata a Milano per fare il punto sui contagi da coronavirus alla presenza del presidente della Regione Attilio Fontana e gli assessori regionali Giulio Gallera (Welfare) e Pietro Foroni (Territorio).

«Il Governo riferisca in Aula»

«Il Governo riferisca in Aula sulla questione Coronavirus. I sei casi segnalati in Lombardia, evidentemente, mettono in evidenza carenze nel sistema di controlli e di prevenzione messo in atto dalle autorità competenti. La prima domanda che ci facciamo: quali sono stati gli spostamenti dei sei contagiati?», così il senatore Udc Antonio De Poli.

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