Hong Kong, arrestato l’attivista ed editore milionario Jimmy Lai

Il tycoon è stato prelevato a casa dagli agenti. L’accusa è di “raduno illegale”

A Hong Kong, nell’ex colonia britannica, continuano le manifestazioni contro Pechino e le contromisure del governo centrale cinese. Ultima in ordine di tempo l’arresto di Jimmy Lai, il tycoon noto per le sue posizioni molto critiche nei confronti della Cina. Con lui sono stati arrestati altri due attivisti pro-democrazia con l’accusa di raduno illegale.


Lai, un milionario con un piccolo impero nei media e un attivo finanziatore del fronte pan-democratico, è stato prelevato a casa sua dagli agenti, secondo quanto riferito Cable TV e TVB News. Apple Daily, una delle testate di Next Digital, di cui Lai è presidente non esecutivo, ha riportato che le accuse sono legate alla sua partecipazione a una marcia illegale del 31 agosto.


Gli altri due arrestati sono Lee Cheuk-yan e Yeung Sum, due attivisti veterani, con le stesse accuse. Tutti e tre dovranno comparire in tribunale il 5 maggio prossimo. Nonostante l’epidemia di Coronavirus abbia messo in secondo piano le proteste pro-democrazia, nell’ex colonia britannica rimane forte la rabbia dei manifestanti nati-governativi contro l’amministrazione guidata da Carrie Lam e contro le forze di polizia.

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