In Evidenza ENISiriaUSA
FACT-CHECKINGCinaCoronavirusFake news

Il piatto dei topolini mangiati vivi è una leggenda metropolitana? Non proprio, ma occhio ai video

02 Marzo 2020 - 08:31 David Puente
In Cina si parla di un piatto consumato durante la dinastia Tang in una sola provincia cinese, ma occhio ai video ingannevoli

Oltre al video provocazione del ragazzo cinese che mangia la testa di un topo morto ci sono altre riprese dove diverse persone mangiano tranquillamente dei piccoli roditori vivi direttamente da un piatto servito in tavola. Uno di questi è stato ripreso dal DailyMail, articolo poi condiviso via Twitter in Italia dal deputato della Lega Claudio Borghi:

Che i vicentini mangino i gatti è detto comune ma non l’ho mai visto fare. Che i topi vivi appena nati siano un piatto storico cinese (oggi pare proibito ma ancora consumato) è cosa assodata. Protestare con il @DailyMailUK (non guardate fa schifo) https://dailymail.co.uk/news/article-7927747/Asian-man-dips-baby-mouse-bowl-sauce-eating-ALIVE.html #Zaia

Tutto è legato alla polemica avvenuta tra il Presidente della regione Veneto, Luca Zaia, dove per parlare di Coronavirus aveva messo in mezzo questa usanza associandola all’intera comunità cinese. Polemiche che, a seguito della risposta dell’ambasciata cinese, hanno portato Zaia a scusarsi. Video di questo genere vengono definiti «leggenda metropolitana» anche da siti come Snopes, ma effettuando ulteriori controlli potremmo parlare di casi isolati e che non riguardano una pratica comune in Cina.

Cosa dice Snopes

Nell’articolo di Snopes del 2016 non si parla di una bufala certa, ma di qualcosa di non provato nonostante i video condivisi online che potrebbero essere anche provocatori, come quello precedentemente spiegato da Open. Ad un certo punto l’articolo del sito americano riporta quanto segue:

There’s plenty of anecdotal discussion of “The Three Squeaks,” but we haven’t been able to find any credible source confirming that this is a common dish in China. Jerry Hopkins wrote about several cultures eating cooked mice and rat in his book Extreme Cuisines, but that work made no mention of a live mice appetizer.

While it’s certainly possible that some Chinese diners have eaten live mice at some point, we found no evidence “The Three Squeaks” is either a common Chinese dish or a “new trend” in Eastern cuisine. One definitely fictional scenario involving the eating of live rodents was described by Dean Koontz in his 2004 novel Frankenstein: The Prodigal Son:

Lo stesso sito americano non esclude la possibilità che alcuni cinesi abbiano mangiato topi vivi, ma non hanno riscontrato che si tratti di un piatto tipico cinese o una forma di nuova tendenza della cucina orientale. Nell’articolo viene citato un romanzo del 2004 di Dean Koontz, ma come ben sappiamo potrebbe essere un fatto inventato per «romanzare» la storia proposta dall’autore.

Una delle foto diffuse su Weibo per parlare del piatto di topolini vivi.

«The Three Squeaks»

Snopes riporta «The Three Squeaks» come nome associato a tale pratica, lo stesso che troviamo nel corrispettivo cinese su Wikipedia dove vengono richieste ulteriori fonti per confermare il tutto:

La voce Wikipedia in lingua cinese sul «The Three Squeaks»

Seguendo i racconti riportati sui siti cinesi, come quello pubblicato in un articolo del 2010 (sei anni prima dell’articolo di Snopes), il piatto sarebbe stato citato, descritto e individuato geograficamente nella provincia di Guangdong all’interno di un volume storico risalente la dinastia Tang (618-907). Le stesse informazioni vengono riportate nel sito istituzionale Kmdn.gov.tw nell’articolo del 2017 in cui si parla dei piatti consumati e proposti a un poeta di nome Su Dongpo, tra questi dei piccoli topolini appena nati (prelevati da appositi allevamenti) inzuppati in una salsa dolciastra.

Cultura minoritaria a Guangdong

Nel sito dell’Istituto di Geografia di Guangzhou (Rddl.com.cn) troviamo un documento PDF scaricabile dove viene riportato il «piatto dei topolini vivi» definendolo «un modo in cui gli antichi barbari mangiavano i topi».

Visto quanto riportato dall’Istituto e secondo quanto riscontrato online in diversi siti cinesi, il piatto verrebbe in caso consumato nella sola provincia di Guangdong in alcuni locali definiti «veterani». Secondo quanto riportato dal sito cinese Kandian.youth.cn non sarebbe proibito, ma bisogna avere coraggio per osare ingerirlo.

La diffusione del video da parte degli italiani viene contestato nei social e nei forum di discussione cinesi dove gli utenti si lamentano del fatto che a causa di una sola persona vengono coinvolti ingiustamente tutti gli altri cinesi avvelenando il clima che si è sviluppato contro la loro comunità (qualcuno per ripicca invita a cercare «vicentini mangia gatti»).

Il dubbio nel video del DailyMail

Quel che è certo è che non è chiaro se le persone nei video abbiano effettivamente ingerito l’animale. In uno di questi si vede un primo topolino chiaramente introdotto in bocca, mentre per il secondo la ripresa è tagliata.

Osservando i fotogrammi pare che nell’introdurre il secondo si veda ancora il primo dentro la bocca, posizionato all’interno poco sopra la lingua.

Nel secondo fotogramma il secondo topolino è fuori dalla ripresa, ma dalla bocca si nota qualcosa che potrebbe sembrare proprio il primo topolino introdotto.

Contrariamente ai documenti storici, i topolini nel video sembrano più grandi rispetto a quelli rosei appena nati descritti nella «ricetta» riportata nei testi storici cinesi.

Conclusioni

Tale «piatto» non risulta una leggenda metropolitana essendo documentato nella sola provincia di Guangdong durante un periodo della storia cinese. C’è la possibilità che alcuni locali nella zona lo propongano a cinesi e turisti coraggiosi, ma non si può parlare in alcun modo di un’usanza comune da associare all’intera comunità cinese (la quale ha prontamente risposto).

Leggi anche:

Articoli di FACT-CHECKING più letti