Coronavirus, Cancelleri (M5s): «Serrata? La ricetta è tamponare e rilanciare» – L’intervista

«È una parola, dire: ‘oggi chiudiamo tutto in un’unica soluzione’», dice il viceministro ai Trasporti. «Dobbiamo costruire dei passaggi che arrivino lì in modo armonizzato. Che differenza c’è se avviene oggi o tra 15 giorni? Stiamo costruendo una ricetta economica e le cose devono camminare di pari passo»

    Non esplicitamente contrario, ma cauto. Di fronte all’ipotesi serrata voluta dall’opposizione per rispondere all’emergenza Coronavirus, il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Giancarlo Cancelleri risponde con il rilancio dell’economia e – chi lo avrebbe mai detto, un tempo, da un esponente del dal Movimento 5 Stelle – le grandi opere. «È una parola, dire: ‘oggi chiudiamo tutto in un’unica soluzione’. Dobbiamo costruire dei passaggi che arrivino lì in modo armonizzato. Che differenza c’è se avviene oggi o tra 15 giorni? Stiamo costruendo una ricetta economica e le cose devono camminare di pari passo». Solo una settimana fa, aveva proposto un piano shock di rilancio delle infrastrutture: proprio lui, quel M5s che nel suo dna iniziale aveva la lotta dura a grandi opere e cantieri. «È ancor più il momento di ripartire e non è paradossale che questa proposta provenga proprio da noi del Movimento 5 Stelle», dice Cancelleri a Open. «Chi non cambia idea non vince mai. È un momento di difficoltà per il paese e non possiamo rimanere arroccati nelle proprie posizioni. E poi non ci sarà nessuna deroga al codice antimafia e anticorruzione». La proposta, accolta esplicitamente dal premier Giuseppe Conte nei giorni scorsi, è quella di una legge speciale sul modello Genova per investire 109 miliardi «già finanziati dei contratti di programma di Rfi e Amas», spiega Giancarlo Cancelleri, viceministro delle Infrastrutture e Trasporti. Geometra, già deputato all’Assemblea regionale siciliana e dal dicembre 2017 vicepresidente, leader del M5s in Sicilia, è tra i principali portavoce della Legge Genova. «Spero che la proposta vada nel prossimo decreto, già questa settimana, perché dobbiamo dare un segnale molto forte. Poi l’emergenza sanitaria ci dirà come muoverci, ma la ricetta è contemporaneamente tamponare e rilanciare».


    La distribuzione dei fondi

    Questione di soldi, e di partenza e ripartenza dell’economia. Ma anche questione di come questi soldi vengono usati. Mentre il governo ha messo sul piatto per il momento 7,5 miliardi – e si parla già di un aggiustamento a 10 – per l’emergenza coronavirus, l’opposizione rilancia e ragiona su come i soldi vengono distribuiti. Toccando temi cari a parte dell’attuale maggioranza. «Crediamo che servano risorse molto più ingenti di quelle che il governo ha stanziato finora», dice Giorgia Meloni nel rilanciare le proposte dell’opposizione dopo l’incontro con Giuseppe Conte a palazzo Chigi. «Noi abbiamo parlato di 30 miliardi ma anche questa cifra è un punto di partenza. I 7,5 miliardi stanziati dal governo, pari praticamente a quelli del reddito di cittadinanza, sono assolutamente inadeguati per questa emergenza». «Fare riferimento a misura assistenziale che sta aiutando le persone, in un momento come questo, significa contrapporre due piani rischiando di aizzare un conflitto sociale», chiosa Cancelleri. «È da irresponsabili».


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