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Coronavirus, l’immunologo Silvestri: «L’estate sarà decisiva per combattere l’infezione, è ottimismo che viene dalla conoscenza»

09 Aprile 2020 - 12:31 Redazione
Il professore si dice fiducioso che l’innalzamento delle temperature nei prossimi mesi ci aiuterà a vincere il virus

Le previsioni sulla possibile durata e incidenza del Coronavirus solitamente sono accompagnate da molti “se” e “però”, vista l’imprevidibilità della sua evoluzione. Uno dei punti di domanda riguarda l’effetto del clima sulla sua diffusione. C’è un rapporto causale, si chiede da febbraio la comunità scientifica, tra clima e virus che fa sì che colpisca meno i Paesi più soleggiati che godono di un clima più temperato? Secondo il professor Guido Silvestri, ordinario e capo dipartimento di Patologia alla Emory University di Atlanta negli Stati Uniti, è molto probabile che sia così e che la nostra “convivenza” con il virus possa essere facilitata notevolmente dall’arrivo dell’estate.

In un’intervista al quotidiano Il Messaggero, Silvestri si dice fiducioso che l’innalzamento delle temperature nei prossimi mesi ci aiuterà a vincere il virus. Racconta di aver posto la domanda a un suo collega Ralph Baric, tra i massimi esperti in malattie virali come il Covid-19, il quale ha risposto di non avere dubbi a riguardo. Dopotutto, gli esempi empirici di Paesi caldi dove il Coronavirus non ha attaccato con così tanta aggressività la popolazione sono diversi, anche se è difficile stabilire un rapporto causale tra i due fattori.

«Sono molti i segnali secondo cui Covid-19 è meno contagioso ed anche meno letale dove fa più caldo», scrive Silvestri su Facebook. «Si parte dal gradiente di mortalità sull’asse Nord-Sud che si riscontra in Italia, Spagna e Usa, per andare ai dati di South-East Asia, Africa, Middle-East e Central America/Caribbean».

Un’eccezione riguarda l’Ecuador, dove però l’accuratezza delle informazioni sul Covid potrebbero essere viziate dal clima politico. «I dati ufficiali parlano di ~4000 casi e ~200 morti (fonti governative validate Who). Quindi non malissimo – scrive il professore -. Invece le opposizioni dipingono una catastrofe e diffondono video di provenienza anonima, non verificati, con morti a centinaia per le strade. Sul clima, ricordo anche che Quito non è calda per l’altitudine (2.800 metri) e piove molto da febbraio a aprile».

https://www.facebook.com/guido.silvestri.9/posts/10221052073387557

Silvestri rimane comunque ottimista rispetto alle prospettive dell’Italia grazie a quella che chiama «triplice alleanza»:

«Credo che a questo punto due trend siano piuttosto chiari: (1) il numero dei morti per giorno sta calando in modo costante; (2) la temuta ondata dei “morti del Sud” non si è verificata». Continuando di questo passo nel giro di 3-4 settimane la mortalità giornaliera dovrebbe ridursi del tutto o quasi. A mio avviso questo effetto è dovuto alla “triplice alleanza” di isolamento (che penso sia da continuare per altri 15-20 giorni), immunità naturale ed arrivo della bella stagione – ma mentre sul contributo relative di queste cause si può discutere, il trend numerico mi sembra evidente».

Foto di copertina: Facebook

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