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Coronavirus, la Fase 2 della cultura. Franceschini: «I primi musei riapriranno a maggio». Tempi lunghi per cinema e teatri

In un'intervista al quotidiano la Repubblica, il ministro si è mostrato possibilista anche per quanto riguarda l'apertura di spiagge e le passeggiate in montagna

Sarà un’estate tutta italiana, quella del 2020. Come ha dichiarato Dario Franceschini, fresco del G20 del turismo, in un’intervista a la Repubblica, a causa dell’epidemia di Coronavirus «il turismo internazionale quest’anno non ci sarà». Ma non per questo sarà un’estate a casa. A maggio – ma non immediatamente dopo il 4 – è prevista la riapertura di alcuni musei, «quelli in grado di rispettare le prescrizioni di sicurezza indicate dal comitato scientifico».

Musei, teatri e cinema

Il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo è a lavoro con i direttori dei luoghi d’arte per valutare se e quando potranno riaprire. I primi a riaprire dovrebbero essere i grandi musei e gli spazi aperti, avvantaggiati appunto dalle loro dimensioni. C’è più incertezza per quanto riguarda invece la sorte dei cinema e dei teatri anche se Franceschini rassicura che «nessun verrà lasciato solo». In questo campo c’è anche l’idea per il “Netflix della cultura”, che permetterebbe di rendere l’offerta culturale dei teatri e di altri strutture accessibile online.

Dalle spiagge alle montagne

Per quanto riguarda le spiagge il ministro si è mostrato possibilista. Pur non apprezzando l’idea dei “plexiglas” in spiaggia, Franceschini dice di aver chiesto al Comitato scientifico di «indicare prescrizioni per le spiagge, distanze tra ombrelloni, sanificazione, per dare agli stabilimenti balenari il tempo di organizzarsi». Sono previsti controlli aggiuntivi per le spiagge libere. Per quanto riguarda le montagne invece, saranno consentite le passeggiate anche se rimangono problemi da risolvere per quanto riguarda la concentrazione di persone in rifugi e impianti.

Gli aiuti al settore

Per aiutare il settore in crisi è già stato annunciato un bonus vacanze per permettere le persone con figli a carico e con reddito medio basso ad andare in vacanza. Ma non è ancora chiaro quale sarà la somma messa a loro disposizione: si parla di 500 euro a famiglia ma il ministro fa sapere che potrebbe anche essere una cifra più bassa a persona. Nel frattempo nel prossimo decreto potrebbero esserci misure specifiche per aiutare le imprese del settore: il ministro parla di crediti d’imposta per compensare le perdite e per finanziare la sanificazione delle strutture.

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