Fase 2, il Tar blocca la riapertura di bar e ristoranti in Calabria. Santelli: «Così frenano una regione in ripresa»

Il Tar di Catanzaro ha accolto il ricorso del governo. Ora nel mirino potrebbero finire le altre aperture anticipate disposte dagli altri enti locali

Arriva lo stop dal Tar di Catanzaro all’ordinanza della presidente della Calabria, Jole Santelli, sulle riaperture anticipate di bar, ristoranti e agriturismo. I giudici hanno accolto il ricorso del governo che si era opposto al provvedimento che prevedeva la ripartenza anticipata già dal 29 aprile. Una sentenza che piomba nel mezzo della polemica tra Regioni e palazzo Chigi sui tempi della Fase 2 dell’emergenza Coronavirus, con i governatori che chiedono tempi più rapidi e maggiore autonomia nelle decisioni per i rispettivi territori.


La reazione della presidente Santelli

Delusa la presidente della Calabria Jole Santelli che ha definito quella del governo al Tar calabrese «una vittoria di Pirro», per la quale c’è poco da esultare. Una decisione che per la governatrice rischia di provocare «una battuta d’arresto ai danni di una regione che stava ripartendo dopo 2 mesi di lockdown e dopo i sacrifici dei cittadini». Nel mirino dell’esecutivo c’è anche la decisione della provincia autonoma di Bolzano, che ha concesso la riapertura delle attività della ristorazione già da questa mattina, 9 maggio. Stessa intenzione da parte del presidente della provincia di Trento, Maurizio Fugatti, deciso ad anticipare le riaperture già dal prossimo martedì. In Puglia c’è poi il presidente Michele Emiliano che ha disposto la ripartenza per i parrucchieri a partire dal 18 maggio.


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