Coronavirus e complottisti: ecco chi sono gli squadristi digitali che attaccano Le Iene, Mentana, Lucarelli, Barbascura. E Open

Attacchi mirati, coordinati, lanciati da influencer o gruppi Facebook con centinaia di iscritti. L’obiettivo è intimidire

Avete mai sentito parlare di «shitstorm»? Volgarmente chiamata «tempesta di merda», è l’attività svolta da alcuni utenti sui social contro un determinato soggetto. Si può trattare di un evento casuale dettato dal momento e da stati d’animodei singoli utenti che magari neanche si conoscono tra di loro, ma ci sono anche vere e proprie «missioni di linciaggio organizzate» attraverso gruppi di «squadristi digitali» complottisti che, durante l’emergenza Coronavirus, hanno messo da parte gli ultimi freni inibitori con l’intenzione di intimorire e zittire con forza i «nemici».


Il gruppo Facebook privato “ITALIAN SHISTORM BADDAS TEAM”

Dai terrapiattisti a complottisti del 5G, passando per antivaccinisti e convinti dell’esistenza degli «illuminati che vogliono ucciderci tutti». Mancano all’appello i rettiliani, ma tranquilli che non mancano Gates e Soros nella lista dei grandi nemici. Il gruppo Facebook ITALIAN SHISTORM BADDAS TEAM era gestito da Alex Semyase, un terrapiattista che nel corso del tempo è riuscito a crearsi un zoccolo duro di utenti picchiatori del web che in maniera sistematica e coordinata attaccavano, denigravano e segnalavano i contenuti online di giornalisti o personaggi a loro scomodi. L’uso del passato è obbligatorio poiché il gruppo, che contava oltre 700 iscritti, è stato rimosso dagli stessi admin dopo che Enrico Mentana aveva pubblicato lo screenshot di un loro post. La presenza di una «spia» aveva allarmato i leader degli squadristi, tanto da costringerli a «cancellare le prove» (nota: troppo tardi, ho salvato tutto).


Sono tanti i personaggi presi di mira. Oltre a Enrico Mentana troviamo anche Selvaggia Lucarelli. Alex, leader del gruppo squadrista digitale, invitava gli iscritti a presentarsi nel post Facebook di Selvaggia per attaccarla.

Tra gli obiettivi degli squadristi anche Gaston Zama de Le Iene, colpevole di aver fatto un servizio su complottisti come Rosario Marcianò e Il Greg, responsabili di bufale e disinformazione di ogni tipo sul tema Coronavirus, 5G e altro ancora. Tra gli amministratori del gruppo squadrista c’è anche l’utente Jimmy Jones che, come possiamo vedere dal seguente screenshot, festeggiava per il buon esito della shitstorm: uno dei post pubblicati nel profilo Facebook della iena è stato rimosso a seguito delle segnalazioni del gruppo.

Questa è soltanto la punta dell’iceberg, la galassia dei gruppi in cui gli iscritti dedicano il loro tempo nei social ad attaccare persone a loro non gradite, denigrandoli in ogni modo convinti che Internet sia un luogo dove si possa violare ogni forma di civiltà e legge.

Un utente, attraverso la condivisione di un video dello youtuber Il Greg, riscalda gli animi degli iscritti ad uno dei gruppi di shitstorm per attaccare lo youtuber Barbascura.

Utenti incentivati a compiere azioni da influencer che lanciano chiari e precisi inviti all’azione. Uno di questi è lo youtuber Il Greg che, attraverso il suo canale con migliaia di iscritti (in buona parte presenti anche nei gruppi Facebook e Telegram che lo sostengono), lancia i suoi fan con frasi molto dirette ai personaggi a lui sgraditi.

Gli haters complottisti si sono scatenati anche contro Open, che ha fatto del fact-checking contro le fake news sul Coronavirus una delle sue bandiere, e quindi contro il sottoscritto. L’invito agli utenti da parte de Il Greg è stato chiaro: «Fate quello che dovete fare, questi personaggi vanno eliminati dall’Italia».

Un post Facebook in cui Il Greg lancia una shitstorm.

Il gioco è fatto, tra i video e i post social i fan si attivano e amplificano l’invito all’attacco, come questo utente invita gli altri iscritti ad «insultare pesantemente» su Instagram il bersaglio predisposto dal loro punto di riferimento.

Attraverso la rete fognaria presente nei social inizia a scorrere la shitstorm che in alcuni casi si limita a qualche commento con le faccine da pagliaccio o gli emoji della «cacchina», in altri arrivano con i classici commenti da bulletto della scuola, altri insultano direttamente la madre del bersaglio e mentre altri, purtroppo, esagerano.

Il tenore di certi commenti in corso dal 20 aprile 2020.

Questa sera, a Le Iene, Gaston Zama tornerà a parlare dei complottisti da questo punto di vista: come dal complottismo e dalle credulità della gente si arriva ad attivare un vero e proprio gruppo di utenti che, convinti di essere immuni dal punto di vista legale, lanciano queste «tempeste di merda». Tra gli intervistati ci sarà anche un responsabile della Polizia Postale che, forse, farà ragionare qualcuno (lo ripeto: forse).

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