Paul McCartney contro il governo italiano sui concerti annullati: «Scandaloso non restituire i soldi del biglietto»

A chi aveva acquistato un biglietto verrà consegnato un voucher. Una decisione che l’ex Beatles non approva: «Un vero insulto per i fan»

L’epidemia da Coronavirus ha colpito duramente anche il mondo dello spettacolo, soprattutto quello dei concerti dal vivo. Tanti i fan che, dopo aver comprato il biglietto, hanno dovuto rinunciare agli show dei loro idoli. «È veramente scandaloso che coloro che hanno pagato un biglietto per uno show non possano riavere i loro soldi. Senza i fan non ci sarebbe musica dal vivo. Siamo fortemente in disaccordo con ciò che il governo italiano e Assomusica hanno fatto». A dirlo è l’ex Beatles Paul McCartney, che dalla sua pagina Facebook ha deciso di prendere una netta posizione contro la decisione di non rimborsare i fan per i live cancellati a causa dell’emergenza Coronavirus, ma di consegnare loro un voucher. Decisione che ha scatenato molte polemiche, soprattutto per il tour estivo di McCartney, che avrebbe fatto tappa il 10 giugno a Napoli e il 13 giugno al Lucca Summer Festival e che non è stato possibile riprogrammare per l’anno prossimo.


«Questo è un vero insulto per i fan»

«A tutti i fan degli altri Paesi che avremmo visitato quest’estate è stato offerto il rimborso completo. L’organizzatore italiano dei nostri spettacoli e i legislatori italiani devono fare la cosa giusta in questo caso», ha aggiunto l’artista di Liverpool. «Siamo tutti estremamente dispiaciuti del fatto che gli spettacoli non possano avvenire ma questo è un vero insulto per i fan». A differenza degli altri Paesi, il governo italiano, su indicazione di Assomusica (l’associazione italiana di promotori di musica dal vivo), ha approvato un decreto che autorizza i possessori dei biglietti precedentemente acquistati per gli spettacoli dal vivo di avere la facoltà di richiedere un “voucher” di pari valore a quello del costo del biglietto.


La posizione del Codacons

«Dopo Commissione Ue e Antitrust, anche un importante esponente del panorama musicale dà ragione al Codacons che da subito è sceso in campo per contrastare lo strumento del voucher come rimborso per eventi annullati», ha detto il presidente Carlo Rienzi, commentando le dichiarazioni di McCartney. «Obbligare gli utenti ad accettare voucher per biglietti relativi a spettacoli diversi da quelli acquistati, e il rifiuto degli organizzatori a restituire agli spettatori i soldi versati, è a tutti gli effetti una truffa – ha proseguito il presidente del Codacons – legalizzata dai provvedimenti del governo che hanno autorizzato tale sistema».

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