Al Bambino Gesù di Roma separate gemelle siamesi unite alla testa: è il primo caso in Italia

Le bambine adesso stanno bene: hanno affrontato tre interventi. Erano unite dalla nuca, con cranio e gran parte del sistema venoso in comune

Due gemelle siamesi di origine africana sono state separate all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Erano unite dalla nuca, con cranio e gran parte del sistema venoso in comune. Si tratta del primo intervento di questo tipo in Italia, e forse l’unico al mondo. Tre, in tutto, gli interventi che hanno subito le gemelle per essere divise: l’ultimo il 15 giugno scorso. Adesso, a distanza di un mese, stanno bene.


Le due bimbe, che hanno compiuto 2 anni il 29 giugno scorso, e che sono ricoverate nel reparto di Neurochirurgia dell’ospedale in due lettini vicini insieme alla madre, sono arrivate in Italia dopo aver incontrato, nel luglio del 2018, la presidente del Bambino Gesù, Mariella Enoc, in missione in Centrafrica, a Bangui.


Gli interventi

Nello specifico, i medici, all’interno di un gruppo multidisciplinare, hanno ricostruito in 3D la scatola cranica delle bambine. La parte più difficile era la rete di vasi sanguigni cerebrali condivisa in più punti. Così, per evitare ischemie o emorragie, si è deciso di procedere in tre fasi: il primo intervento a maggio 2019, il secondo a giugno 2019 e il terzo a giugno 2020 con la separazione definitiva. In sala operatoria oltre 30 persone tra medici, chirurghi e infermieri. A distanza di un mese, il rischio di infezione c’è ancora ma i controlli post-operatori indicano che il cervello è integro e il sistema ricreato funziona. Insomma, le due bambine potranno avere una vita normale.

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