Qualcuno “zittisce” il migrante di Banksy a Venezia

Sul volto del bambino è apparsa una croce di scotch: sfregio o un modo per rafforzare il significato dell’opera?

L’immagine del piccolo migrante con una torcia segnaletica in mano e l’acqua fino alle ginocchia era apparsa nel maggio 2019, quando gli sbarchi erano al centro del dibattito politico internazionale e, in particolare, al centro delle tensioni del governo giallo-verde italiano. Stile inequivocabile, quello del popolare artista inglese Banksy, nonostante l’assenza di una vera e propria firma: un bambino che cerca di farsi vedere dai possibili salvatori, lo sguardo spaventato e la torcia in mano, nelle acque di San Pantalon, pieno centro di Venezia.


La Nuova Venezia | Lo stencil di Banksy a Venezia

Due giorni fa, invece, come riporta La Nuova Venezia, qualcuno ha appiccicato una croce di scotch proprio sulla bocca del bambino. Uno sfregio all’opera d’arte si è detto, anche se, secondo altri, la scelta è servita proprio a rafforzare il significato dello stencil firmato dall’autore inglese, perché lascia intendere che la crisi migratoria oggi esiste quanto e più di un anno fa, anche se se ne parla molto meno.


Tanto più che lo stesso Banksy ha sempre affermato di aver scelto la strada per esporre le sue opere proprio perché siano di tutti (anche se si è anche arrabbiato molto per i veri e propri sfregi che alcune di loro hanno subito). Sia come sia, è sempre La Nuova Venezia a spiegare che in 24 ore la croce sulla bocca del migrante è stata rimossa.

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