Sequestri-lampo di persona, milizie e scontri: cosa sta succedendo a Portland

L’invio degli agenti federali voluto da Trump per sedare le proteste in corso sta provocando disordini e violenze. Per il sindaco è in corso «un attacco alla democrazia»

Le proteste contro il razzismo negli Usa non si sono mai fermate. A Portland vanno avanti da 50 giorni. Donald Trump ha schierato duemila agenti federali su Portland, Seattle e Washington D.C., definite “squadre di risposta rapida”. I manifestanti denunciano violenze e sequestri di persona. La governatrice dell’Oregon Kate Brown ha definito l’invio delle truppe «uno sfacciato abuso di potere». Per il sindaco di Portland è «un attacco alla democrazia».


Video in copertina: Carlotta Megali


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