Altro che reperti da museo, le vendite musicassette sono raddoppiate nella prima metà del 2020

Un risultato così non si otteneva dal 2003. Lo stesso fenomeno, lo scorso anno, accadeva per il mondo dei vinili

Nostalgia canaglia, cantavano Al Bano e Romina. E possiamo proprio parlare di nostalgia se guardiamo la classifica delle vendite di musicassette, il nuovo cimelio vintage amato dagli appassionati di musica e dai neofiti della materia. Solo nei primi sei mesi del 2020, le vendite hanno registrato un’impennata del +103% rispetto ai dati dello stesso periodo nel 2019. Un risultato così non si otteneva dal 2003.


Nel Regno Unito, a giudicare dalle ultime tendenze di mercato, il fenomeno – anche se di nicchia – è più in espansione rispetto ad altre parti del mondo. Facendo un salto indietro nel tempo, nel 2018, secondo Nielsen Music, le vendite di musicassette negli Stati Uniti sono aumentate del 23%. E nel Regno Unito i dati ufficiali parlano addirittura di una crescita del 120%.


Il ritorno di fiamma per i nastri e i wallkman

L’incremento è dovuto in larga parte al fascino dell’oggetto che attira collezionisti e curiosi della prima ora. Come non ricordare il vecchio trucco con la matita per riavvolgere il nastro? O i primi bootleg, cioè le storiche registrazioni illegali dei concerti. Nuovi generi musicali sono nati ascoltando le cassette, intere culture sono cresciute restando incollate al mangianastri. E poi il walkman che ha tenuto compagnia a migliaia di adolescenti e non solo. La musicassetta è stata uno dei modi che esistevano per ascoltare musica ai tempi della tecnologia analogica, con una particolarità importante: le cassette si potevano sovrascrivere.

Quello che colpisce, oltre al ritorno in auge di un oggetto che fino ad ora avevamo accantonato in soffitta, in qualche scatola di cartone, è che ad acquistare musicassette non sono solo i boomer, ma una fetta grossa del mercato se la spartiscono i giovanissimi. Basta pensare che, sempre nel Regno Unito, le cassette più vendute nel 2020 sono di Lady Gaga, The 1975, Selena Gomez, Dua Lipa e i 5 Seconds of Summer. In particolare la cassetta di Calm, ultimo album della boy band australiana, ha venduto 12mila unità nella prima settimana dalla pubblicazione.

Musicassette come i vinili?

Lo scorso anno era stato il momento d’oro dei vinili. Il 2019 è stata un’annata fortunata per i 45 giri. In moltissimi, infatti, hanno cominciato (o ricominciato) a subire il fascino di quell’oggetto nato con lo scopo di avere per le mani qualcosa di maneggevole e leggero.

Il mercato del vinile, così almeno si dice, è il nuovo mercato discografico. Secondo i dati di vendita del 2018 forniti da Nielsen Music, l’aumento delle vendite del vinile (parliamo, però, di 33 e 45 giri) ha toccato +19,2%. Nei primi sei mesi del 2018 sono stati acquistati ben 7,6 milioni di vinili, superando il trend del 2017. Sarà la volta buona anche per le musicassette?

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