Il dem Orfini all’attacco del Pd: «Fallimento sui migranti iniziato con Minniti. E si fa finta che in Libia sia tutto normale»

«Non salvare quelle persone in mare significa rispedirle consapevolmente in luoghi di tortura», ha detto l’ex presidente del Pd

È un fallimento che viene da lontano quello sulla gestione della crisi migratoria da parte del governo secondo il deputato Pd Matteo Orfini. E mentre l’emergenza è tornata a esplodere in questi giorni, dopo decine di sbarchi che stanno mettendo a dura prova i centri di accoglienza in Sicilia e il rinnovo dei fondi alla Guardia costiera libica, Orfini punta il dito contro il suo stesso partito: «Quello che sta accadendo in questi giorni dimostra il fallimento di una strategia di gestione dei flussi migratori concepita dal governo Gentiloni con Marco Minniti ministro dell’Interno e proseguita con il Conte 1 e il Conte 2», ha detto a la Repubblica Orfini, che ha parlato di «condizioni invivibili e disumane dei centri di accoglienza», puntando il dito anche contro il sovraffollamento: «in questi luoghi dove erano previste 100 persone ce ne sono 500».


«Campi libici sono lager»

Riguardo alla denuncia dell’Oim, l’agenzia dell’Onu per le migrazioni, che ha evidenziato come i migranti, in Libia, siano rinchiusi in centri di detenzione non ufficiali Orfini ha attaccato: «Siamo di fronte a una doppia vergogna: se una nave europea salvasse i migranti, non potrebbe riportarli legalmente in Libia, considerato un porto non sicuro. Allora si chiede alle navi europee di non intervenire e si lascia il compito del respingimento alla guarda costiera libica, che viene pagata affinché compia un atto illegale al posto nostro». «Si continua a far finta che la situazione in Libia sia accettabile – ha proseguito – ma quei campi illegali di detenzione sono dei veri e propri lager. Non salvare quelle persone in mare significa rispedirle consapevolmente in luoghi di tortura».


Zingaretti: «Governo affronti urgentemente la materia»

Sull’immigrazione e su quanto sta accadendo in questi giorni, con le fughe dei migranti di centri di accoglienza, è intervenuto stamani anche il segretario del Pd Nicola Zingaretti, affermando che «solidarietà e sicurezza sono valori che possono e debbono andare di pari passo. Per la verità sono mesi che poniamo questi temi». «Ora ribadiamo – ha proseguito -, occorre lavorare affinché il Governo urgentemente e nella sua interezza affronti in maniera adeguata questa complessa materia».

Sulla situazione nel Mediterraneo il segretario Pd ha spiegato che quanto sta avvenendo «era abbastanza prevedibile. Era chiaro da mesi che gli effetti dell’epidemia, anche dal punto di vista economico e sociale, avrebbero posto in forma inedita questo tema. Sono scenari che il Governo deve valutare con la più grande attenzione». Zingaretti ha poi chiesto «un impegno straordinario su più fronti: nel campo dell’accoglienza, del collocamento in Europa e in Italia dei flussi, di presenza politica e chiarezza nei confronti dei Paesi di partenza, a cominciare dalla difesa dei diritti umani, dalla ricostruzione della rete di accoglienza in Italia».

Leggi anche: