L’allarme della Società italiana di Pediatria: «Un genitore su tre ha rimandato la vaccinazione»

Nell’indagine condotta dal SiP il 66% dei genitori intervistati ha dichiarato di non aver vaccinato i figli nei mesi scorsi

Oltre a una seconda ondata di Coronavirus, i rischi – con l’arrivo della stagione autunnale – riguardano anche le malattie stagionali. Malattie da cui molti bambini potrebbero non essere protetti. «Un genitore su 3 ha rimandato le vaccinazioni durante l’emergenza Covid-19. Bisogna porre rimedio», dice all‘Huffington Post Alberto Villani, presidente nazionale della Società Italiana di Pediatria (SiP) . «Il vaccino – aggiunge – è uno strumento indispensabile, anzitutto ora che si parla di ritorno sui banchi di scuola».


I dati arrivano dall’indagine condotta dalla Società Italiana di Pediatria su un campione di 1.500 intervistati. Alla domanda se avessero fatto le vaccinazioni per il periodo che va dal 28 aprile all’8 giugno, il 66% ha detto di no. La fascia d’età riguarda i minori dai 0 agli 11 anni. Il 42% ha invece dichiarato che è stato il centro a rimandare la vaccinazione, mentre il 44% ha preso la decisione in autonomia «per ragioni di sicurezza».


Due le ragioni alla base di questi dati, per Villani. «Uno legato alla paura dell’esposizione al contagio da parte dei genitori». L’altro «è il problema cronico dei centri vaccinali, spesso ubicati in strutture non adeguate e con scarso personale». E poi c’è la scarsa informazione in merito alla sicurezza del percorso di vaccinazione. Il 46% degli intervistati del sondaggio Sip-Pazienti.it ha dichiarato di non aver avuto corrette informazioni.

«È necessario vaccinare tutti, al più presto», dice Villani ricordando «la possibile recrudescenza di malattie che grazie ai vaccini sono state combattute».

Foto copertina: ANSA/ CESARE ABBATE

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