L’assurdo paradosso del fondo per le casalinghe: stanziati 40 centesimi a testa

L’iniziativa, inserita nel decreto Agosto, vale 3 milioni di euro all’anno. Secondo le ultime rilevazioni dell’Istat, in Italia ci sono oltre 7 milioni di casalinghe

Quaranta centesimi a testa. Tanto vale, secondo quanto riporta il Corriere, il discusso fondo per le casalinghe, inserito dal governo nel decreto Agosto. Il fondo, «interamente destinato alla promozione della formazione personale delle donne, e in particolare alle casalinghe», disporrà di 3 milioni di euro all’anno.


Una cifra esigua, a dir poco, se si considera che – stando all’ultima rilevazione pubblicata dall’Istat – in Italia ci sono 7 milioni e 400 mila casalinghe. Tradotto: il governo ha stanziato 40 centesimi per ciascuna di loro, neppure il prezzo di un caffè al bar. Come evidenzia l’articolo de L’Economia, poi, i criteri e le modalità di funzionamento del fondo sono ancora tutte da chiarire: a questo proposito, bisognerà attendere un decreto del ministero delle Pari Opportunità e della Famiglia, atteso entro il 31 dicembre 2020.


Per di più, come Open aveva già sottolineato, l’idea parte da una falsa premessa e cioè che le donne non trovino lavoro perché non sono sufficientemente formate. I dati dell’Inps di febbraio 2020 dicono invece che le donne hanno in media titoli di istruzione più alti degli uomini: se non trovano lavoro o non riescono a tenerlo è probabilmente per altri motivi, ad esempio perché non hanno una rete sociale che consenta loro di cercare o mantenere un’occupazione a tempo pieno dopo l’arrivo dei figli.

Annunciando l’istituzione del fondo, la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, ha parlato di «un provvedimento che ho voluto e sostenuto con forza, pensando alla necessità che l’autonomia personale delle donne sia sempre sostenuta, anche nei contesti domestici. Quello che chiamiamo empowerment femminile nasce dalla formazione», ha detto la ministra.

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