Aborto farmacologico, pubblicate le nuove linee guida del ministero della Salute – Il testo

L’interruzione di gravidanza senza intervento chirurgico potrà essere eseguita fino alla nona settimana di gestazione

L’aborto farmacologico è arrivato a un punto di svolta definitivo. Il ministero della Salute ha infatti pubblicato oggi, 13 agosto, le nuove linee guida sull’interruzione di gravidanza con l’assunzione della Ru486, la pillola abortiva. Da ora in poi, le nuove disposizioni annullano l’obbligo di ricovero fino alla fine del percorso assistenziale e allungano il periodo in cui si può ricorrere al farmaco alla nona settimana di gravidanza.


Nel documento, pubblicato sul sito del ministero, il Consiglio Superiore di Sanità ha espresso parere favorevole al ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza con metodo farmacologico: «Fino a 63 giorni pari a 9 settimane compiute di età gestazionale; presso strutture ambulatoriali pubbliche adeguatamente attrezzate, funzionalmente collegate all’ospedale ed autorizzate dalla Regione, nonché consultori, oppure day hospital».


«Queste nuove linee guida sono un passo avanti importante e rispettano pienamente il senso della legge 194 che è e resta una norma di civiltà del nostro Paese», aveva detto la scorsa settimana il ministro Speranza che sin da subito ha supportato la causa. Le nuove linee guida accolgono dunque il parere del Consiglio Superiore di Sanità pubblicato lo scorso 4 agosto, e raccomandano anche «di effettuare il monitoraggio continuo ed approfondito delle procedure di interruzione volontaria di gravidanza con l’utilizzo di farmaci, avendo riguardo, in particolare, agli effetti collaterali conseguenti all’estensione del periodo in cui è consentito il trattamento in questione».

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