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Coronavirus, l’infermiere contro la movida diventato virale: «Troppi indifferenti, serve più coscienza e i contagi aumentano» – L’intervista

16 Agosto 2020 - 13:44 Fabio Giuffrida
infermiere
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A Open parla Marco Bellafiore, l'infermiere romano che proprio ieri si è lasciato andare a un lungo sfogo su Facebook contro movida e assembramenti

«Non mi aspettavo tutto questo clamore. Il mio augurio è che non si ritorni alle statistiche di qualche mese fa e per far sì che non accada serve la coscienza di tutti. Spero che la gente cominci a capire la potenziale gravità (solo ieri +614 contagi, ndr)». Queste le parole a Open di Marco Bellafiore, infermiere del Policlinico Umberto I di Roma, che proprio ieri si è sfogato in un lungo post su Facebook, poi diventato virale, in cui ha attaccato senza mezzi termini i comportamenti irresponsabili di alcuni cittadini. «Venitemi a dire che è tutto ok, che non “ce n’è Covid“. Ve la mettete la mascherina, li mortacci vostra» scriveva.

https://www.facebook.com/marco.bellafiore/posts/10164004335635162

«Sono stanco ma amo questo lavoro»

«Il mio era un monito goliardico e pungente, con ironia romana, senza offesa per nessuno vista la situazione di contagi in aumento e la noncuranza di tante persone a cui sembra che questa questa situazione non tocchi proprio» aggiunge. Marco, che non parla della sua attività lavorativa ma solo del suo stato d’animo, ci conferma di «non sentirsi un eroe» ma solo un professionista a cui «non servono applausi». Lavora in Rianimazione dall’inizio del lockdown e finalmente, tra qualche settimana, andrà in ferie. Non sono stati mesi facili.

Lo sfogo gli è venuto in mente ieri mattina: «Non pensavo di suscitare questo clamore semplicemente perché il post non era pensato per essere pubblico e fare casino. Semplicemente mi hanno chiesto di condividerlo alcuni colleghi e allora ho aperto la privacy».

Ovviamente oltre alla solidarietà ha ricevuto accuse di ogni tipo. Quella che l’ha ferito di più riguarda l’amore per il suo lavoro: «Sono stanco ma non per questo meno determinato e diligente nel mio lavoro che mi piace e che sceglierei ancora, al contrario di tutte le cattiverie che hanno scritto. Non ho nulla contro la movida o l’apertura di negozi o scuole, sono favorevole a tutto ciò che faccia lavorare o divertire in un momento così, sempre e comunque nel rispetto delle regole».

Foto in copertina da Facebook

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