Un dipinto. Quello di Mussolini. E le scuse del cameriere a Benito per aver servito un gruppo di clienti “n***i”. Così una festa di compleanno per una bambina di due anni si è trasformata in pochi minuti nell’ennesimo episodio di razzismo e in una denuncia. È successo il 16 agosto scorso in un ristorante di Rimini.
«Ci trovavamo al mare e abbiamo deciso di concludere la serata mangiandoci una pizza e un dolce. Dopo esserci accomodati, il cameriere arriva per prendere le ordinazioni e dopo aver scritto tutto si gira verso un quadro di Mussolini appeso alla parete e in modo frustrato facendo il saluto romano dice testuali parole “Scusa Benito” e si allontana a testa bassa farfugliando altre cose della quale sentiamo solo “STI N***I”», racconta su Facebook una degli ospiti e mamma della festeggiata.
Dopo quell’esternazione il cameriere torna per prendere altri ordini e da lì inizia la discussione. Le donne chiedono all’uomo di scusarsi ma il cameriere continua a rimarcare «il fatto che servire dei neri fosse una cosa degradante per il suo ristorante».
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