Giffoni Film Festival, lo scrittore Erri De Luca dedica il premio alla famiglia di Giulio Regeni

«Qui nasce il germe di un’umanità migliore – ha detto De Luca ai ragazzi -. Non perdete il vostro entusiasmo. Sarete voi a cambiare in meglio il mondo»

Erri De Luca, poeta e scrittore ospite della 50esima edizione del Giffoni Film Festival, ha voluto dedicare il premio “Giffoni 50” alla famiglia di Giulio Regeni, il ricercatore italiano dell’Università di Cambridge rapito il 25 gennaio del 2016 – giorno del quinto anniversario delle proteste di piazza Tahrir – e ritrovato senza vita il 3 febbraio in un fosso lungo la strada Cairo-Alessandria d’Egitto.


Non è la prima volta che lo scrittore si schiera pubblicamente dalla parte dei Regeni. In una delle serate dedicate alla scomparsa del dottorando, a dicembre del 2019, De Luca aveva detto: «La nostra diplomazia ha raggiunto il punto più basso della sua storia con questo servilismo e omertà. Quando un governo non ha come primo obiettivo la tutela della vita dei propri cittadini, ma vi antepone il mercato e il commercio, ecco che qui si tratta di mafia. Così fanno le mafie, che antepongono i loro loschi affari a tutto il resto».


Lo scrittore è da sempre un attivista dei diritti civili. Il suo pamphlet, «La parola contraria» è stato scritto in seguito al caso giudiziario che lo ha visto coinvolto per le sue dichiarazioni sulla lotta No Tav in Val di Susa. A supportarlo era stato anche un appello firmato da 65 personalità del cinema europeo.

Il fondatore e direttore di Giffoni Opportunity, Claudio Gubitosi ha voluto ringraziare De Luca, che ha incontrato i ragazzi e le ragazze della sezione Impact, regalandogli alcune stampe che raffigurano i momenti più importanti dei primi cinquant’anni del festival. «Qui nasce il germe di un’umanità migliore – ha detto De Luca ai ragazzi -. Non perdete il vostro entusiasmo. Sarete voi a cambiare in meglio il mondo».

In copertina ANSA/ MASSIMO PERCOSSI | Erri De Luca mostra un’immagine di Giulio Regeni mentre partecipa a una manifestazione in memoria del ricercatore alla Sapienza di Roma, 25 gennaio 2017.

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