Coronavirus, «Sapevo del pericolo ma ho minimizzato»: Trump ammette di aver nascosto la minaccia. La rivelazione nel libro di Woodward

«Ho sempre voluto minimizzarlo per non creare panico» è l’ammissione del capo della Casa Bianca contenuta in “Rage”, il libro in cui Woodward ha raccolto retroscena e testimonianze su Donald Trump e il suo operato

Il presidente degli Stati Uniti d’America sapeva settimane prima che si verificasse il primo decesso per Covid-19 quanto il Coronavirus fosse «pericoloso, trasmissibile per via aerea, altamente contagioso e più fatale di una forte influenza». È la confessione raccolta dal giornalista Bob Woodward – autore della famosa inchiesta denominata Watergate – e finita nel suo nuovo libro, del quale la Cnn sta cominciando a far circolare delle anticipazioni.


«Ho sempre voluto minimizzarlo per non creare panico» è l’ammissione di Donald Trump contenuta nelle pagine del libro. E proprio le politiche per la gestione della pandemia sono state fortemente criticate dall’opinione pubblica e hanno contribuito a indebolirlo considerevolmente nella campagna per le elezioni presidenziali Usa 2020.


Rage si intitola il libro di Woodward nel quale sono contenuti molti retroscena e testimonianze preziose per comprendere ancora meglio chi sia veramente il capo della Casa Bianca. Opionioni dure e definitive quelle raccolte dall’autore dalla bocca di chi il presidente lo ha conosciuto e ci ha avuto a che fare per via diretta. «Pericoloso e inadatto a essere il commander in chief» lo ha per esempio definito l’ex capo del Pentagono James Mattis.

Con l’uscita di queste prime anticipazioni del lavoro di Woodward, la Casa Bianca si è affrettata a intervenire con una dichiarazione per placare il chiacchiericcio che si sta sollevando online: «Donald Trump non ha fuorviato intenzionalmente gli americani sulla gravità del Coronavirus», ha detto la portavoce della Casa Bianca Kayleigh McEnany.

L’occasione ha rappresentato del terreno fertile per Joe Biden che non ha perso tempo e dal palco di un comizio in Michigan ha attaccato il suo rivale nella corsa alla Casa Bianca. Donald Trump «ha mentito agli americani sui pericoli del virus che conosceva con un anticipo di settimane» e la sua «negligenza è costata vite e ha causato la recessione economica», ha tuonato l’avversario di Trump. Che poi ha concuso: «Non ha fatto il suo lavoro, di proposito».

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