Regionali 2020, la dura giornata ai seggi: un infarto in Veneto, positivi tra presidenti e scrutatori in Sardegna e Liguria

di Cristin Cappelletti

Un infarto a Verona. In Sardegna i componenti del seggio sono stati sostituti dopo che uno ha comunicato di avere avuto la febbre alta. A Genova tamponi per il presidente e gli scrutinatori

Le prime elezioni post lockdown. In questo weekend gli italiani stanno votando per eleggere i presidenti di sette regioni ed esprimere la loro preferenza sul referendum per il taglio di parlamentari. Se a Milano, alla vigilia del voto, la difficoltà è stata trovare presidenti di seggi per la paura del contagio da Coronavirus, a Sassari è scattata l’allarme per una febbre alta, mentre a Verona una persona al seggio ha avuto un infarto.


Nel seggio in una scuola in vicolo San Bernardino, vicino alla Basilica di San Zeno di Verona, una persona ha avuto un arresto cardiaco all’interno di un seggio elettorale. L’uomo è stato rianimato dai presenti guidati al telefono dalla centrale operativa del 118 che li ha portati a recuperare il defibrillatore più vicino. Il paziente è stato poi aiutato dai sanitari in ambulanza e trasportato in codice rosso all’ospedale di Borgo Trento.


Nella scuola di via Satta nella città sarda la sezione numero 4 è stata trasferita in un’altra aula dopo che un componente della commissione ha comunicato al presidente di avere la febbre alta. I componenti del seggio sono quindi stati sostituiti e sottoposti a isolamento in attesa dell’esito del tampone fatto nel corso della mattinata.

Mentre a Genova un seggio è stato chiuso dopo che il presidente è stato male nella notte con sintomi che i medici hanno ricondotto al Covid19. Questa mattina è arrivato regolarmente un sostituto. Il seggio è stato aperto ma successivamente chiuso per precauzione, in attesa del risultato del tampone del presidente e degli scrutatori che, ieri, erano stati a contatto con lui.

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