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Coronavirus, il monitoraggio dell’Iss: tre settimane per vedere l’effetto della riapertura delle scuole

25 Settembre 2020 - 19:57 Valerio Berra
Secondo il documento con cui ogni settimana l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) monitora l’epidemia, l’età media dei nuovi contagi sarebbe attorno ai 41 anni

I casi di Coronavirus sono aumentati, progressivamente, di settimana in settimana. Anche se quello che succede in Italia è più contenuto di quanto avviene in altri Paesi europei. Comincia così l’analisi che arriva dal report settimanale pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss). L’epidemia dalla scorsa settimana ha ricominciato a crescere in 10 regioni. Diminuiscono leggermente i casi importanti dell’estero, 8% questa settimana contro il 10,8% della settimana scorsa. La maggior parte dei casi infatti nascono da infenzioni sul territorio nazionale, in tutto l’84,2%.

Il trend in aumento è registrato da otto settimane. Per questo l’Iss chiede di mantenere alta la soglia di attenzione e non concedere nessun rilassamento delle misure in atto per contenere il contagio, evitando qualsiasi autorizazzione per «di eventi ed iniziative a rischio aggregazione in luoghi pubblici». Impossibile al momento valutare l’impatto dell’apertura delle scuole: «questo aspetto sarà valutabile a partire dalle prossime 2-3 settimane».

I focolai sono quasi 3mila

Il numero totale di focolai in Italia è arrivato a 2.868. Di questi 832 sono queli registrati in settimana. Rispetto alla scorsa settimana il numero totale dei focolai, al netto di quelli che si sono esauriti è aumentato così di 698 unità. Ad essere coinvolte sono praticamente tutte le province del territorio italiano: solo 5 su 107 in questo momento non presentano focolai di Coronavirus. L’età mediana dei nuovi contagi è stabile: 41 anni.

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