Alta tensione nel Caucaso: offensiva azera nel Nagorno Karabakh. Il territorio conteso torna teatro di scontri con l’Armenia

Entrambi gli schieramenti parlano di morti tra i civili. Le due ex repubbliche sovietiche hanno combattuto una guerra negli anni Novanta che ha fatto circa 30mila vittime

Tornano ad accendersi le tensioni tra Baku e Yerevan nel territorio conteso del Nagorno Karabakh. Questa mattina le forze azere hanno bombardato alcune postazioni militari armene colpendo anche insediamenti civili nella capitale Stepanakert. Il ministro della difesa azero ha affermato che la controffensiva è partita dopo che nella notte Yerevan ha violato il cessate fuoco bombardando postazioni azere lungo la linea di confine, così come villaggi. Le forze armene hanno inoltre abbattuto due elicotteri. Entrambe le parti riportano di morti e feriti tra i civili. «La nostra risposta sarà proporzionata e la leadership politico-militare dell’Azerbaijan è totalmente responsabilità di questa situazione», fa sapere il governo armeno in una dichiarazione. Intanto sul fronte opposto l’Azerbaijan ha annunciato «un’operazione di controffensiva delle nostre truppe lungo tutto il confine per fermare l’attività di combattimento delle forze armate dell’Armenia e garantire la sicurezza della popolazione civile». Le due ex repubbliche sovietiche caucasiche hanno combattuto una guerra negli anni Novanta, che ha fatto circa 30mila morti. Dal 1994 è in vigore un accordo di cessate il fuoco fra i due Paesi, che però non sono mai arrivati a una pace, malgrado la mediazione di Stati Uniti, Francia e Russia attraverso il cosiddetto Gruppo di Minsk.


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