Coronavirus, primo stop negli Usa ai test rapidi nelle case di cura per anziani: troppi falsi positivi. In Brasile superati i 5 milioni di casi

Superano quota 36 milioni i casi di Coronavirus finora registrati nel mondo, mentre le vittime sono oltre un milione. Gli Stati Uniti sono il Paese più colpito con 7,5 milioni di contagi e 211 mila morti, seguiti dall’India con 6,7 milioni di infezioni e il Brasile che sul fronte dei decessi si avvicina a 150 mila

Usa

EPA/DAVID BECKER | Senzatetto in coda a un centro temporaneo per i test sul Coronavirus a Las Vegas, in Nevada

Il dipartimento della Sanità in Nevada ha ordinato di sospendere l’uso dei test rapidi per il Coronavirus nelle strutture sanitarie per anziani. Come riporta il New York Times, i kit per gli esami prodotti dalla Quidel e Becton e dalla Dickinson & Co. si sono rivelati particolarmente inaffidabili. I test con risultati in 15 minuti erano stati accolti con entusiasmo lo scorso agosto, nella speranza di riuscire a tracciare i contagi in una delle situazioni più esposta al rischio che la malattia diventi letale. Ma secondo una direttiva delle autorità sanitarie del Nevada, i risultati falsi positivi su persone risultate poi non contagiate sono stati troppi perché si potesse ancora fare affidamento sui kit delle due aziende.


Brasile

EPA/Joédson Alves | Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro

Sono oltre 5 milioni i casi registrati finora di Coronavirus in Brasile. Secondo gli ultimi dati del ministero della Sanità, nelle ultime 24 ore sono stati aggiunti 31.553 nuovi contagi, portando il numero complessivo di contagi avvenuti nel Paese a 5.000.694, secondo il conteggio della Johns Hopkins University. I decessi nell’ultimo giorno sono stati 734, per un totale di 148.228 morti dall’inizio della pandemia, il secondo dato peggiore nel mondo dopo quello degli Stati Uniti.


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