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Coronavirus, oltre 62.000 casi negli Usa in 24 ore: record da fine luglio. Cina, passi avanti per il vaccino

16 Ottobre 2020 - 06:06 Redazione
Negli Stati Uniti il bilancio complessivo dei contagi sale a 8 milioni. Da Pechino buone notizie sul fronte della sperimentazione del vaccino anti-Covid

Usa

EPA/JUSTIN LANE | Personale medico alla New York University

Impennata di contagi da Coronavirus negli Stati Uniti. I nuovi casi registrati nelle ultimi 24 ore sono stati 62.000, il livello più alto dal 31 luglio. La cifra, che emerge dai calcoli effettuati dal Washington Post, porta il numero totale di casi negli Usa oltre quota 8 milioni. La situazione è particolarmente critica negli stati in bilico nelle elezioni Usa. Il Wisconsin e il North Carolina, stati in cui l’attuale presidente Donald Trump ha vinto nel 2016 ma dove ora è indietro rispetto a Joe Biden, stanno vivendo un balzo dei contagi.

Nelle ultime 24 ore in North Carolina sono stati registrati 2.532 casi, quasi il doppio rispetto al giorno precedente; in Wisconsin 3.747 e in Florida 3.573. Situazione delicata anche in Arizona, che ha riportato più di 1.000 casi in un giorno per la prima volta in un mese.

Cina

EPA/ROMAN PILIPEY | Passeggeri all’aeroporto di Wuhan, Cina

Dieci vaccini alla Fase III

Notizie positive sul fronte del vaccino dalla Cina. Il BBIBP-CorV, stato sviluppato dall’Istituto di Prodotti Biologici di Pechino, una filiale del China National Biotec Group, si è dimostrato sicuro e ha innescato risposte immunitarie in un test combinato di primo e secondo stadio negli esseri umani. Il vaccino già stato approvato per un programma di vaccinazione d’emergenza in Cina rivolto ai lavoratori essenziali e ad altri gruppi limitati di persone ad alto rischio di infezione.

Tuttavia, per valutare se l’iniezione potrà proteggere in modo sicuro le persone dalla Covid-19, bisognerà attendere l’esito della Fase III, in corso al di fuori della Cina. Il BBIBP-CorV è uno dei 10 vaccini che, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sono entrati in Fase III. I risultati odierni sono stati ottenuti nell’ambito di studio che ha coinvolto più di 600 adulti sani e che è stato condotto tra il 29 aprile e il 30 luglio.

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