L’odissea di Sansa in quarantena: denunciato per aver violato l’isolamento. «Ma mi era scappato il cane»

di Redazione

Il consigliere della Liguria si “autodenuncia” alle autorità: «Ho incontrato la polizia a tre metri da casa»

Ferruccio Sansa viola la quarantena per rincorrere il suo cane: la polizia lo ferma, in piena notte e a 3 metri da casa, per un sopralluogo. E il giorno dopo il giornalista viene segnalato in Procura. Una serie di sfortunati eventi ha coinvolto l’ex candidato alla presidenza della regione Liguria – a causa della positività al Covid-19 di suo figlio. Ma Sansa non sembra aver preso male il colpo di sfortuna, anzi: «In momenti come questo, in cui si teme che l’Italia vacilli sotto i colpi del Covid, arrivano invece conferme che lo Stato funziona», scrive su Facebook. «Non possiamo che rallegrarcene».



Il racconto

«Qualche sera fa a mezzanotte il cane, appena preso al canile, manifesta inequivocabili esigenze fisiologiche e lo accompagno nell’aiuola di casa», racconta Sansa sui social. «Il cane, che non era informato della quarantena, scappa perché casa nostra non ha un cancello. Lo chiamo, ma non si decide a rientrare. Allora guardo l’orologio, è mezzanotte. Non si vede nessuno nel raggio di centro metri (abitiamo in una strada che di notte è deserta), indosso lo stesso la mascherina FFP2, ed esco sulla porta di casa. Recupero il cane e gli metto il guinzaglio».

È in quel momento che due agenti della polizia si avvicinano. «Stanno compiendo un sopralluogo per prevenire furti nelle case», scrive ancora Sansa. «Racconto che non so niente di furti: “Da noi non sono venuti, siamo sempre in casa perché mio figlio è positivo al Covid… Anzi, per sicurezza mi stia lontano. Mi sono affacciato per colpa del cane che è scappato… ora mi scusi che devo rientrare… abito proprio qui”, dico rientrando in casa».

«Risultato: oggi mi chiama la Polizia per avvertirmi che sono stato segnalato alla Procura per aver violato la quarantena», spiega Sansa nel post. «Sulla porta di casa. Senza che sul momento mi sia stato contestato nulla, né mi siano state richieste le generalità o qualsivoglia spiegazione. Il primo caso di persona che si autodenuncia nella storia del Covid. E poi dicono che lo Stato non funziona!»

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