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La devastazione a Torino contro il lockdown, Marchisio: «Poveri imbecilli quelli che spaccano le vetrine: vi mostro io come si protesta» – Il video

27 Ottobre 2020 - 09:50 Redazione
L’ex calciatore della Juventus ha postato su Twitter la foto di una bambina che, indossando la mascherina, chiede che venga riaperto il negozio del papà

«Questa ragazzina ha insegnato a tutti noi il senso di questa protesta. Quelli che spaccano le vetrine, sono solo dei poveri imbecilli». Con questo tweet e la foto di una bambina che regge un cartello in cui chiede di riaprire il negozio del papà, l’ex juventino Claudio Marchisio è intervenuto sulle manifestazioni di Torino contro le restrizioni anti-Coronavirus. «Questo è protestare, con la propria presenza, con la propria voce!», ha scritto l’ex calciatore in un altro post, condividendo un video di manifestanti pacifici in piazza. In altri filmati postati da Marchisio si vedono prima i manifestanti che protestano pacificamente, da lui elogiati, e poi le immagini delle devastazioni nel centro del capoluogo piemontese, con alcuni violenti che rompono le vetrine dei negozi: «Qui siamo a Torino, ma sta succedendo in molte piazze. È importante far capire alla gente che questi sono teppisti, non persone e lavoratori che avevano intenzioni di protesta contro un governo che sta mettendo allo stremo delle forze le persone e le famiglie italiane».

Gli arresti

Il bilancio degli scontri, diffuso dalla Questura di Torino, è di una decina di agenti feriti. Mentre due cittadini egiziani sono stati arrestati per aver saccheggiato il negozio Gucci di via Roma: sono stati fermati mentre si allontanavano con un borsone pieno di refurtiva che è già stata restituita e sono accusati di furto e resistenza aggravata. Sempre per resistenza sono stati arrestati tre cittadini italiani, di cui uno anche per furto aggravato nel negozio Louis Vitton. Durante i disordini altre cinque persone sono finite in manette, compresi alcuni appartenenti a gruppi ultrà. Altre due sono state denunciate dalla Digos.

Video: @ClaMarchisio8 / Twitter

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