Protesta a Milano contro il lockdown, dietro scontri e molotov in strada neofascisti, ultras e ragazzi dalle periferie: 28 denunciati – Il video

di Redazione

Gli esponenti di diversi gruppi di estrema destra, soprattutto nella prima fase della manifestazione lungo corso Buenos Aires, hanno avuto un ruolo di coordinamento

Sono 28 le persone denunciate per danneggiamento e violenza a pubblico ufficiale dopo le proteste di piazza non autorizzate andate in scena a Milano nella serata del 26 ottobre. Tredici dei denunciati sono minorenni, alcuni con piccoli precedenti penali. Diciotto sono italiani e dieci stranieri. Denunciata anche una ragazza anarchica, mentre gli altri non farebbero riferimento ad alcuna ideologia. In strada, del resto, non c’erano sigle politiche precise. Ma anche con le mascherine e i cappucci erano riconoscibili esponenti di diversi gruppi di estrema destra che, soprattutto nella prima fase della manifestazione lungo corso Buenos Aires, hanno avuto un ruolo di coordinamento.


A una certa distanza c’erano i più giovani, compresi i ragazzi stranieri che cantavano in gruppo slogan francesi tipici delle rivolte nelle banlieue. In mezzo, a fare da cerniera, ultras di Inter e Milan, ma anche di altre squadre. La polizia ha scelto di non arrivare mai allo scontro fisico, è rimasta sempre a distanza facendo un uso massiccio di lacrimogeni: una strategia che alla fine è risultata vincente, ma una volante della municipale è stata colpita da una molotov. Fortunatamente l’ordigno non ha incendiato il mezzo, costretto ad allontanarsi a grande velocità.


Video: @rassegnagram / Twitter

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