Trieste, i manifestanti chiedono solidarietà ai poliziotti. Gli agenti li fanno allontanare e poi si levano i caschi – Il video

Ma al termine della protesta un gruppo di persone ha preso a calci il portone d’ingresso della Prefettura. Si indaga nell’ambiente degli ultras della Triestina e tra gli indipendentisti

Nella serata del 26 ottobre c’è stata una manifestazione di piccoli imprenditori, negozianti e commercianti davanti alla Prefettura di Trieste, per protestare contro l’ultimo Dpcm anti-Coronavirus. I manifestanti hanno chiesto solidarietà agli agenti di polizia e ai carabinieri schierati a difesa dell’edificio. I quali, dopo averli fatti allontanare, hanno accolto l’invito della folla a togliersi i caschi. Ma la manifestazione ha avuto un epilogo di diverso tenore. Attorno alle 19 infatti un gruppo di persone che si era trattenuto in Piazza Unità d’Italia all’improvviso si è diretto verso la Prefettura. Urlando e intonando cori anche contro le forze dell’ordine, hanno prima preso a calci la porta d’ingresso, poi hanno lanciato fumogeni e bengala. Gli agenti sono intervenuti e hanno liberato la zona. Gli episodi di violenza sono stati condannati dal governatore del Friuli Venezia-Giulia, Massimiliano Fedriga, e dal sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, che hanno sottolineato «la partecipazione di migliaia di persone pacifiche che hanno espresso il loro dissenso in modo civile e composto» e «pochi facinorosi che nulla hanno a che fare con esse», e che hanno «tentato di avvelenare il clima alimentando inutili tensioni». Le indagini sugli incidenti sono indirizzate verso ultrà della Triestina e aderenti a gruppi di formazione indipendentista.


Video: TriestePrima.it / Facebook


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