Coronavirus, proteste a Torino contro il Dpcm: saccheggiati i negozi, fumogeni e petardi contro le forze dell’ordine – Le immagini

di Redazione

Per le vie del centro di Torino si sono visti roghi, lanci di petardi, bombe carta, fumegeni, cariche della polizia, vetrine distrutte, cassonetti gettati a terra. Dieci i fermati finora

Scene di guerriglia urbana questa sera a Torino dove centinaia di persone hanno manifestato contro i provvedimenti del governo contenuti nell’ultimo Dpcm varato da Conte per arginare l’impennata di contagi da Coronavirus degli ultimi giorni. La protesta contro le nuove restrizioni è da subito sfociata in episodi di violenza e tensioni tra manifestanti e forze dell’ordine. Per le vie del centro di Torino si sono visti roghi, lanci di petardi, bombe carta, fumegeni, cariche della polizia, vetrine distrutte, cassonetti gettati a terra. La polizia ha lanciato lacrimogeni per disperdere i partecipanti alla protesta.


La folla si è radunata a piazza Castello per poi dirigersi verso il palazzo della Regione, dove uno schieramento di polizia e carabinieri presidiava l’edificio. I manifestanti – anche gruppi di ultras – hanno scandito gli stessi cori uditi a Napoli e a Milano: «Conte, Conte vaff***lo» e «libertà libertà». «Il 26 ottobre è morta la ristorazione», è la scritta su uno striscione srotolato dai manifestanti. Nella centrale via Roma sono state devastate alcune vetrine e saccheggiati alcuni negozi. Stando a quanto reso noto dalla Questura, sono 10 le persone fermate finora.





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