In Italia oltre l’1% della popolazione è positivo al Covid. Quando Locatelli diceva: «Oltre quella soglia siamo fuori controllo»

di Valerio Berra

Il 18 ottobre scorso il presidente del Consiglio superiore di Sanità spiegava che con i numeri raggiunti oggi in Italia gli ospedali rischiano di non reggere più la pressione

Nella giornata di oggi, 11 novembre, i numeri sui contagi da Coronavirus in Italia hanno superato due soglie. Una è chiara e ha più una valenza simbolica che pratica. Con gli oltre 32 mila contagi di oggi il numero di casi in Italia dall’inizio della pandemia ha superato il tetto di un milione, soglia oltrepassata solo da altri nove Paesi al mondo. L’altra è meno evidente ma più preoccupante, almeno secondo Franco Locatelli.


Il 18 ottobre scorso il presidente del Consiglio superiore di Sanità, ospite nella trasmissione In mezz’ora in più di Lucia Annunziata, spiegava che gli ospedali rischiano di non reggere più la pressione quando viene superata la soglia dell’1% di popolazione infetta: «C’è una linea di pensiero che si sta sviluppando in ambito europeo che dice che il sistema rischia di andare fuori controllo quando c’è circa l’1% di popolazione infetta, in Italia 600 mila persone».


Quel giorno il totale dei pazienti positivi al Coronavirus era fermo a 126.237. Oggi questo dato ha superato quell’1% ed è arrivato a 613.358. Un numero che vista l’incidenza della curva dei contagi sembra destinato ad aumentare. Oltre alla percentuale della popolazione infetta, a preoccupare oggi è anche il dato sulle terapie intensive. Nonostante i nuovi posti creati per affrontare la seconda ondata, la soglia dei letti occupati ha superato il 40%, con un totale di 3.081 letti occupati in tutto il territorio nazionale.

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