Prima i video nei parcheggi degli ospedali, ora i calci all’ambulanza. La negazionista a Milano: «Siete terroristi», denunciata

di Giada Giorgi

Episodi che gli operatori sanitari ormai raccontano sempre più spesso. Il presidente di InterSos, Luca Casé: «I nostri dipendenti non sono al sicuro, dobbiamo dare un segnale forte»

Con lo smartphone a cercare di documentare ospedali vuoti, senza mascherina per protestare contro la «dittatura sanitaria», ricoverati perché infettati dal virus, eppure ancora scettici sul letto d’ospedale. L’ondata di episodi dei negazionisti va purtroppo di pari passo con quella dei contagi di Covid-19, assumendo di giorno in giorno forme sempre diverse e preoccupanti. L’ultima è quella riottosa di una donna di Milano che ha scelto di correre verso un ambulanza, arrivata dalle sue parti per soccorrere un malato, e cominciare a sferrare calci a destra e a manca.


Un gesto squilibrato in ogni caso, ma se la motivazione data è quella di «lottare contro i terroristi» la questione si fa ancora più seria. «Girano con le sirene per far paura alla gente», «Ci terrorizzano», queste le urla che hanno accompagnato i calci della signora contro l’ambulanza InterSos, scena ripresa per intero dai parenti del malato soccorso.


Dall’altra parte però gli operatori sanitari hanno deciso di non stare a guardare e a subire. Come riporta il Corriere Milano, il presidente dell’associazione InterSos Luca Casé ha deciso di dare un segnale a tutti i negazionisti e complottisti che nell’ultimo periodo hanno continuato ad inveire contro tutto il personale medico. Oltre ad essere stata identificata da una pattuglia della polizia locale, la donna verrà denunciata dai legali dall’associazione di soccorso pubblico. «Dobbiamo dare un segnale anche per la tutela dei nostri dipendenti» ha spiegato Casé, «sono episodi che ormai si ripetono sempre più spesso».

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