Caos nel centrodestra, Laura Ravetto abbandona Forza Italia per la Lega. Con lei altri due deputati. Berlusconi: «Meglio così»

«Chi non crede più e non conosce lealtà nei confronti del partito e degli elettori che lo hanno eletto è meglio che se ne vada e lasci spazio a energie nuove e a chi ha voglia di fare», avrebbe commentato Berlusconi

Aria di divorzio nel centrodestra: tre deputati hanno infatti abbandonato Forza Italia per passare alla Lega. Laura Ravetto – storica militante azzurra, e al fianco del Cavaliere dal 2006 -, Maurizio Carrara e Federica Zanella hanno dato la notizia tramite un comunicato stampa: «Viviamo con disagio le sempre più ampie aperture al governo e gli ammiccamenti con il Partito Democratico», scrivono.


A segnare un punto di non ritorno, la metamorfosi di Forza Italia che, secondo i tre, ha «perso quella forza propulsiva che l’aveva portata a essere luogo di aggregazione per tutto il centrodestra e riteniamo che quel luogo di aggregazione sia oggi rappresentato dalla Lega di Matteo Salvini che crediamo possa essere il miglior interprete di quella rivoluzione liberale i cui valori sono più che mai attuali e necessari, nonché il Partito con cui meglio portare avanti con coerenza quel programma unitario su cui abbiamo “messo la faccia” in campagna elettorale, e che non vogliamo tradire.


«Per tutti questi motivi – hanno dichiarato i tre deputati uscenti – aderiamo convintamente al gruppo della Lega certi che, in tale gruppo, ci verrà data la possibilità di continuare a portare avanti al meglio le battaglie politiche in cui abbiamo sempre creduto e che ci hanno caratterizzati in aula e sui territori». Ravetto ha voluto sottolineare l’evento postando su Twitter un selfie che la ritrae con l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini.

«Meglio così», avrebbe commentato Silvio Berlusconi. Stando a quanto racconta chi ha avuto modo di parlare con lui, l’ex presidente del Consiglio avrebbe detto che «chi non crede più e non conosce lealtà nei confronti del partito e degli elettori che lo hanno eletto è meglio che se ne vada e lasci spazio a energie nuove e a chi ha voglia di fare».

Le ragioni della scissione

In realtà, come spiega il Corriere della Sera, la goccia che ha fatto traboccare il vaso sono stati gli arresti in Calabria di questa mattina, 19 novembre. Non che la situazione fosse rosea, tutt’altro. Di certo la situazione nella Regione del sud Italia ha dato la spinta per far saltare in aria l’alleanza di centrodestra. C’è poi Silvio Berlusconi che, secondo Ravetto e gli altri, ha trasformato la «disponibilità dell’opposizione a mettersi al servizio del Paese» con l’appello accorato al governo a «pensare assieme al futuro dell’Italia». Una frase che si traduce nel rapporto sempre più stretto tra il leader di Forza Italia e il Partito democratico, ad esempio.

Le reazioni

Dura la reazione del vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani: «Siamo e rimaniamo all’opposizione. Non è un inciucio cercare di far approvare proposte concrete per tutelare lavoratori, imprese, famiglie e liberi professionisti. E garantire la salute degli italiani utilizzando i 37 miliardi del Mes. Si tratta soltanto di buon senso e di senso di responsabilità per tutelare i diritti dei cittadini». Più morbida invece Giorgia Meloni. Secondo la leader di Fratelli d’Italia «non c’è differenza» tra i comportamenti di Forza Italia e quelli del suo partito. L’emergenza Covid ha infatti messo alcuni partiti nella condizione di avanzare proposte al governo per superare la crisi.

Non è ovviamente mancata la reazione di Matteo Salvini. «I miei rapporti con Forza Italia? A me interessano i rapporti con gli italiani», spiega in un’intervista a Rtl 102.5. Poi la sferzata: «Il centrodestra parli di taglio dell’Iva, non di rimpasti. Quello di Mattarella è un appello alla collaborazione ma in Parlamento si parla di altro: non è normale che non si parli di Covid, di famiglia, di aziende, ma di aprire i porti. C’è una certa ambiguità – afferma il sedretario della Lega -. Ma Mediaset non ha bisogno di aiutini, e non voglio pensare a scambi, sicuramente non è così».

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