Coronavirus, l’ex prefetto Tronca verso la nomina come commissario alla Salute della Calabria. Ieri il pranzo con Sileri

di Redazione

Dopo Cotticelli, Zuccatelli e Gaudio, quella di Tronca sarà la nomina giusta? Il nome dell’ex prefetto darebbe garanzie anche sul piano gestionale. La Regione deve rimettere in sesto le finanze del settore

Più passano le ore, più l’ultimo (?) nome individuato per la Calabria sembra certo. Stando a quanto circolato nelle ultime ore nella maggioranza, Francesco Paolo Tronca si avvia ad essere nominato commissario alla Salute della Calabria. Dopo le precedenti tre nomine fallimentari – Saverio Cotticelli (che alla trasmissione Titolo V dimostrò di non sapere che il piano Covid fosse compito suo), Giuseppe Zuccatelli (che in un video diventato virale disse che le mascherine erano inutili), Eugenio Gaudio che ha rinunciato per «motivi personali» (sua moglie non sarebbe disponibile a trasferirsi Catanzaro) – la quarta nomina potrebbe essere quella giusta, avendo il governo preso del tempo questa volta per una più opportuna valutazione della figura individuata.


L’ex prefetto risulta essere, secondo l’esecutivo, la persona più adeguata per la gestione della complicatissima situazione che si è creata in Calabria. Tronca rappresenterebbe certamente un taglio netto con le precedenti scelte essendo riconosciuto, unanimemente, come uomo delle istituzioni dall’atteggiamento duro e irreprensibile ma allo stesso tempo capace di mediare. Palermitano, 68 anni, ha cominciato nella Guardia di finanza e poi, da prefetto, ha svolto incarichi di primo rilievo, come la gestione commissariale del Comune di Roma, dopo la cacciata del sindaco Ignazio Marino nel 2015.


La scelta sarebbe ricaduta proprio su Tronca anche per via della sue doti di gestione manageriale, stando a quanto scrive La Presse, dal momento che la regione Calabria ha necessità, in primo luogo, di sanare l’aspetto relativo alle finanze del settore sanitario. Secondo la stessa agenzia di stampa, l’ex prefetto è stato visto a pranzo ieri nel centro di Roma, vicino al Teatro Marcello, insieme al viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri. Un altro elemento utile a concludere che i fatti stiano andando in questa direzione.

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