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Coronavirus, si dimette il dott. Atlas: discusso consigliere di Trump che negava l’utilità delle mascherine. Rocca (Croce Rossa): «Attenti alla pandemia di fake news sui vaccini»

01 Dicembre 2020 - 06:30 Redazione
Lascia l’incarico uno degli scienziati più discussi tra quelli in carica nell’amministrazione Trump. Il dott. Atlas è arrivato alla Casa Bianca dopo esser diventato famoso in tv, anche grazie a teorie controverse sulle mascherine e l’immunità di gregge

Usa

EPA/CHRIS KLEPONIS | Il dott. Scott Altas, ex consigliere del presidente Donald Trump per l’emergenza Coronavirus

Il dott. Scott Altas si è dimesso dalla task force per l’emergenza Coronavirus della Casa Bianca. L’ex radiologo della Stanford University era stato assunto da Donald Trump durante la scorsa estate, dopo diverse apparizioni su Fox news nelle quali esponeva posizioni controverse sulla pandemia. Senza nessuna esperienza in malattie infettive, secondo i media americani Atlas era tra i consiglieri più ascoltati dal presidente americano sulla gestione della pandemia. Convinto sostenitore dell’immunità di gregge, ha più volte sostenuto che il governo avrebbe dovuto proteggere solo i soggetti più deboli, mentre il Covid-19 avrebbe fatto il suo corso. Controverse anche le sue opinioni sulle mascherine, che riteneva di incerta efficacia, e sul fatto che i bambini non potessero trasmettere il virus.

 

Onu

 

ANSA/RICCARDO ANTIMIANI | Francesco Rocca, capo della Federazione internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa

Alla pandemia di Coronavirus rischia di seguire una pandemia di scetticismo sui vaccini secondo il responsabile mondiale della più grande rete umanitaria, Francesco Rocca, a capo della Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. In un intervento con l’associazione dei corrispondenti delle Nazioni Unite, Rocca ha invitato i governi a combattere le fake news che stanno minando la fiducia sui vaccini. Secondo Rocca, quella in corso è una vera e propria pandemia parallela che si sta manifestando con «una crescente esitazione sui vaccini in generale e sul vaccino Covid in particolare. Rocca ha citato un recente studio della Johns Hopkins University secondo il quale in almeno una decina di Paesi nel mondo, su 67 analizzati, il tasso di accettazione del vaccino contro il Coronavirus è sceso quasi al 50%. In Giappone per esempio è calato dal 70% al 50%, in Francia addirittura dal 51% al 38%. Lo scetticismo, riporta il Guardian, non riguarda solo i Paesi occidentali, ma sta prendendo piede anche tra quelli africani come Congo, Camerun e Kenya.

 

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