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I funerali di Paolo Rossi, l’ultimo saluto a Vicenza con i ragazzi dell’82 e i cori commossi dei tifosi – Video

12 Dicembre 2020 - 10:49 Fabio Giuffrida
L’addio nella cattedrale di Vicenza a Pablito che ha portato l’Italia in cima al mondo nel 1982. Il feretro portato a spalla dai suoi ex compagni di nazionale

Si sono conclusi i funerali di Paolo Rossi nella cattedrale di Vicenza: lunghi applausi e tanta commozione. A portare il feretro sono stati i suoi ex compagni di nazionale nella vittoria del Mondiale ’82, Marco Tardelli, Giancarlo Antognoni, Antonio Cabrini e Fulvio Collovati. All’esterno molti i cori di gente che ha intonato «Paolo, Paolo». Il campione è morto a 64 anni, dopo una lunga malattia, il 9 dicembre.

La diretta dei funerali di Paolo Rossi

L’abbraccio dei campioni dell’82

rossi
ANSA/NICOLA FOSSELLA

«Ho perso non solo un amico ma anche un fratello. Quante emozioni abbiamo condiviso. Hanno stravolto la nostra vita. Siamo stati parte di un gruppo, di “quel gruppo”», ha detto Antonio Cabrini, suo ex compagno di nazionale e nella Juventus, durante il funerale. «Pensavo che avremmo camminato insieme ancora a lungo. Già mi manchi. Non ti lascerò andare. Sarai sempre dentro di me, ti prometto di stare vicino a Federica ed ai tuoi figli, ma tu resta vicino a me», ha aggiunto.

Lui «era il più grande di tutti, oltre che il più forte attaccante di tutti i tempi», ha raccontato Alessandro Altobelli. «Di quel gruppo era un simbolo non solo in campo ma anche fuori – ha dichiarato l’ex campione – Eravamo entrambi attaccanti, ma lui era molto più forte di me. Ho sempre cercato di copiare quello che faceva, ma le sue erano qualità naturali e imitarlo impossibile. Era sempre al posto giusto nel momento giusto, arrivava sempre prima». «La morte di Paolo mi ha colpito perché non sapevo della sua malattia e quindi è stato un fulmine a ciel sereno. Ha rappresentato il calcio italiano, non ha uguali in assoluto». Così lo ha ricordato Paolo Maldini.

L’omelia

«Paolo ha vissuto la malattia con il garbo e la discrezione di sempre – ha detto il sacerdote nel corso dell’omelia – La sua grandezza è stata di essere un fuoriclasse, ma mai un personaggio. Ora ti allenerai nella Coverciano del cielo».

Foto in copertina: ANSA/NICOLA FOSSELLA | Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev | Diretta: Local Team

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