Coronavirus, Johnson: «Nel Regno Unito abbiamo già vaccinato oltre 1 milione di persone». Oltre 277.000 casi in un giorno negli Usa: mai così tanti

Il bilancio negli Stati Uniti tocca i 20,4 milioni di contagi da inizio pandemia. A Tokyo preoccupa l’impennata delle ultime settimane: pronte nuove restrizioni

REGNO UNITO

«Nel Regno Unito abbiamo vaccinato 1 milione di persone, più del resto d’Europa messo insieme: tutti stanno lavorando a pieno ritmo e posso assicurarvi che effettueremo decine di milioni di vaccinazioni nei prossimi tre mesi», ha dichiarato oggi il primo ministro britannico Boris Johnson, intervenendo ai microfoni dell’Andrew Marr Show sulla Bbc. Nel corso dell’intervista, il premier Johnson ha anticipato che «nelle prossime settimane potremmo essere costretti a prendere misure più severe», al fine di contenere la diffusione del Coronavirus, e della variante isolata nel Regno Unito, dove da cinque giorni vengono registrati oltre 50.000 nuovi casi giornalieri.


Ma anche Oltremanica imperversa il dibattito sulla riapertura delle scuole. Il premier britannico ha lanciato un appello ai genitori chiedendo di mandare i propri figli a scuola da domani, 4 gennaio. «Le scuole sono sicure – ha sottolineato Johnson -. Il rischio per i bambini è molto, molto basso e, al contrario, i vantaggi nel continuare a frequentarle sono enormi». Non torneranno subito in classe i bambini e i giovani alunni di Londra e della zona Sud-Est dell’Inghilterra. Il governo britannico ha infatti deciso di rinviare le riaperture scolastiche nelle aree più colpite dalla variante Covid.


USA

EPA/JUSTIN LANE | Negli Usa si sono registrati 20,4 milioni di casi di Covid da inizio pandemia.

Gli Stati Uniti hanno registrato oltre 277.000 contagi da Coronavirus nelle ultime 24 ore. Mai dall’inizio della pandemia ne avevano contati tanti in un solo giorno. Nel Paese più colpito al mondo dal Covid il bilancio complessivo ha toccato 20,4 milioni di casi – su una popolazione di 328 milioni – e quasi 350.000 morti. Le infezioni sono aumentate negli ultimi mesi, e il virologo Anthony Fauci, massimo esperto in materia negli Usa, ha avvertito pochi giorni dopo Natale che il peggio potrebbe ancora venire.

Vaccinate 4,2 milioni di persone a oggi

Secondo le proiezioni dell’University of Washington’s Institute for Health Metrics and Evaluation, riportate dalla Cnn, gli Stati Uniti rischiano 115 mila decessi per Covid-19 nel prossimo mese. A dicembre, il mese più letale dall’inizio della pandemia, le vittime sono state 77.500. In questo quadro prosegue a rilento il programma di vaccinazioni: al momento sono 4,2 milioni le persone vaccinate, 13 milioni le dosi distribuite. Il presidente uscente, Donald Trump, aveva promesso 20 milioni di vaccinazioni entro la fine del 2020.

GIAPPONE

EPA/KIMIMASA MAYAMA | Il quartiere di Shibuya a Tokyo.

Il Giappone accelera sul vaccino. Il governo nipponico, secondo quanto riporta la stampa nazionale, sta cercando di abbreviare la fase di approvazione delle formule candidate, in vista di un inizio delle somministrazioni che comunque non avverrà prima di fine febbraio. Tokyo ha sottoscritto contratti per la fornitura di 290 milioni di dosi con tre aziende farmaceutiche, tra cui la statunitense Pfizer, che ha chiesto l’approvazione del vaccino in Giappone a dicembre. La risposta del ministero della Salute non è attesa prima di febbraio. Le prime dosi del vaccino andranno agli operatori sanitari. A marzo le persone anziane, successivamente i cittadini che soffrono di malattie croniche.

Il recente aumento dei contagi

Fino a oggi l’impatto della pandemia in Giappone, in particolare in riferimento all’incidenza nei decessi, è stato inferiore rispetto a quanto visto in Europa e negli Stati Uniti. Nelle ultime settimane, però, il Paese ha assistito a un brusco aumento dei contagi e il governo metropolitano di Tokyo, assieme ad altre tre prefetture, ha chiesto al governo lo stato di emergenza, e dunque l’imposizione di ulteriori restrizioni alla mobilità. Il bilancio attuale della pandemia in Giappone è di 242.056 contagi e 3.572 decessi.

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