Coronavirus, la denuncia dei centri di vaccinazione: «Mancano le siringhe, andrà sprecato del vaccino». Ma Arcuri smentisce

Gli strumenti di precisione sono fondamentali per estrarre dalle fiale anche la sesta dose. Il commissario per l’emergenza chiarisce le cause: «Siringhe calcolate sulle dosi di vaccino arrivate in meno, così anche la prossima settimana»

La mancanza di siringhe per somministrare le dosi di vaccino anti Covid torna a essere un problema da risolvere. L’allarme lanciato nelle ultime ore proviene dai centri di vaccinazione di diverse Regioni d’Italia, tra cui Lombardia, Emilia-Romagna e Sicilia: «Non sono le dosi di Pfizer a mancare ma le siringhe di precisione per iniettarlo», è la denuncia che arriva da più parti, con la quale si spiega come senza questo strumento sia impossibile riuscire ad evitare uno spreco di siero.


«Le siringhe ci permettono di estrarre la quantità giusta di vaccino in modo che non sia sproporzionata rispetto alle fiale», spiegano i medici dei centri, che aspettano una fornitura ormai in ritardo di una settimana. Quello della precisione garantita dagli strumenti di iniezione non è un dettaglio da poco: i ritardi di consegna sempre più frequenti rendono il recupero di una dose in più di fondamentale importanza. Nei giorni addietro dunque il carico di siringhe non sarebbe arrivato insieme a quello delle dosi di vaccino Pfizer: un problema già segnalato anche nella settimana ancora precedente in Calabria, quando la Regione aveva denunciato la mancata consegna da parte della struttura commissariale per l’emergenza.


Arcuri smentisce

Ed è proprio il capo della struttura commissariale per l’emergenza Covid Domenico Arcuri a commentare la denuncia dei centri di vaccinazione: «Non è vero», ha detto, chiarendo come la mancata fornitura sia stata causa della stessa minore fornitura di dosi da parte di Pfizer. «In questa settimana si è provveduto a distribuire un numero inferiore di siringhe di precisione per la banale ragione che che Pfizer ci ha inviato meno dosi di vaccino» ha continuato Arcuri, annunciando la stessa scelta anche per la prossima settimana. «Arriveranno il 20% di fiale in meno rispetto a quanto comunicato e quindi anche la consegna delle siringhe subirà una diminuzione».

I precedenti

Il problema delle siringhe purtroppo non è nuovo. Mentre l’Agenzia italiana del farmaco è arrivata a incoraggiare l’utilizzo di 6 dosi per fiala e il risparmio di un bene ormai sempre più prezioso, la mancata fornitura degli strumenti necessari alla somministrazione ostacola già da settimane il ritmo programmato. Risale al 3 di gennaio l’allarme delle strutture ospedaliere lasciate senza personale sufficiente e senza siringhe di precisione. Di pochi giorni dopo era il caso di Pavia e delle mille siringhe sbagliate arrivate negli ospedali. Per un totale di strumenti inutilizzabili consegnati in tutta la Lombardia pari a 46 mila. Stessa situazione si era verificata in Piemonte.

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