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Usa, Biden sospende (temporaneamente) la vendita di armi e caccia F-35 ad Arabia Saudita ed Emirati Arabi

Tuttavia, il segretario di Stato Blinken ha assicurato a Riad che Washington continuerà a difenderla contro gli Houthi nel conflitto yemenita

Una «revisione delle decisioni prese sotto la presidenza Trump» ha portato l’amministrazione Biden ha sospendere temporaneamente la vendita di armi all’Arabia Saudita e di caccia F-35 agli Emirati Arabi Uniti. Il dipartimento di Stato ha chiarito che si tratta di una «misura di routine amministrativa tipica dei processi di transizione». Tuttavia, l’azione segna, almeno parzialmente, un lieve allontanamento dalla politica di Donald Trump. Fu infatti l’Arabia Saudita il primo Paese estero che l’ex presidente visitò una volta insediatosi alla Casa Bianca.

In particolare, l’accordo per la vendita di caccia ad Abu Dhabi era stato siglato durante la firma degli accordi di pace di Abramo tra Israele ed Emirati Arabi lo scorso agosto. Ma, come annunciato dal presidente Biden, gli Stati Uniti si assicureranno che le armi americane non vengano più usate dalla coalizione a guida saudita nel conflitto yemenita contro il gruppo degli Houthi. Un conflitto per cui le organizzazioni internazionali hanno accusato Riad e Abu Dhabi di crimini di guerra per i loro attacchi indiscriminati contro i civili.

Biden ha messo in chiaro che «sarà interrotto il sostegno militare Usa alla campagna condotta dall’Arabia Saudita in Yemen», come ha dichiarato la scorsa settimana il segretario di Stato Antony Blinken durante l’audizione di conferma della nomina. Ma, Riad continua a rimanere un alleato strategico per gli Stati Uniti nella Regione. Così lo stesso Blinken ha rassicurato Riad che, nonostante lo stop alla vendita di armamenti, continuerà a essere difesa dagli Houthi nella guerra In Yemen.

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