Un prete di Marsala paragona l’Olocausto all’aborto. E le donne diventano criminali nazisti – Il video

Il video è stato subito rimosso ma le sue parole hanno suscitato indignazione. E non è la prima volta che uomini di Chiesa paragonano l’aborto a crimini o reati (come la pedofilia)

Stanno facendo discutere le parole di padre Bruno De Cristofaro, sacerdote dell’Opera religiosa di contrada Birgi, frazione di Marsala (Trapani) che, il 27 gennaio scorso, ha postato su YouTube un video in cui paragonava la legge sull’aborto all’Olocausto. Un discorso piuttosto discutibile fatto addirittura nel giorno della Memoria che non è passato di certo inosservato nonostante il goffo tentativo di eliminare il filmato subito dopo averlo pubblicato. Ormai tutti lo avevano visto, non era più possibile tornare indietro.


Cosa ha detto

«Nel campo di concentramento di Auschwitz, il dottor Mengele, conosciuto come “l’angelo della morte”, un giorno con un gessetto bianco tracciò una linea su un muro, alta circa 1 metro e 50. Decretò che coloro che superavano questa linea, bambini e ragazzi, potevano vivere. Tutti gli altri dovevano andare nelle camere a gas. Che differenza c’è tra lui e una legge che dice che si merita tutela soltanto dal terzo mese di gestazione in poi? C’è la stessa arbitrarietà», si chiede il prete. Insomma ricordare il passato per evitare di commettere gli stessi errori nel presente. Ma quali?


«Ha offeso le donne e le vittime del nazismo»

Il paragone, assai azzardato, è tra una legge sull’aborto, approvata dal Parlamento e dunque assolutamente legale e legittima, e gli orribili esprimenti fatti da Josef Rudolf Mengele, chiamato “l’angelo della morte” sui prigionieri dei lager. «Solo nel 2020 a causa dell’aborto volontario sono morti 42 milioni di bambini nel mondo», precisa poi. Immediata la presa di posizione dell’Anpi di Trapani, che ha definito «semplicemente vergognoso l’accostamento tra l’Olocausto nazista e chi sostiene la civiltà del diritto delle donne ad abortire». «In un solo colpo il prete è stato capace di offendere le donne e le vittime del nazismo. Si può essere a favore o contro l’aborto, ma nessuno può permettersi di usare la Giornata della Memoria, per paragonare una donna a un criminale nazista» ha detto, invece, la presidente dell’assemblea provinciale del Pd, Valentina Villabuona.

Don Andrea Leonesi: «È più grave aborto o pedofilia?»

Proprio di recente un altro prete, don Andrea Leonesi, vicario del vescovo di Macerata, aveva addirittura paragonato l’aborto alla pedofilia: «È più grave l’aborto o un atto di pedofilia? Con questo non voglio dire che l’atto di pedofilia non sia niente, è una cosa gravissima. Ma cosa è più grave?». Per Joseph Ratzinger l’«aborto» è un segno del «potere spirituale dell’Anticristo» mentre per don Bucci «la pedofilia non uccide nessuno, l’aborto sì».

Foto in copertina da Youtube

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