Cosa succederà col vaccino mRNA a milioni di persone? Analisi della disinformazione No vax

Una pratica No vax è quella di presentare presunti esperti o proporre noti medici che sostengano le loro idee, come l’antivaccinista dott.ssa Tenpenny

Ci avete segnalato un post che circola su diversi social, nel quale si rilanciano tesi complottiste sui vaccini contro il nuovo Coronavirus. Torna anche lo spauracchio di quelli a mRNA che, al solito, in qualche modo ci modificherebbero geneticamente. Aggiungiamo un pizzico di allusioni al ruolo di Bill Gates in tutto questo e la solita fake news No vax è servita.

L’autrice del post sarebbe una certa «Dott.ssa Tenpenny», nota come medico osteopata e antivaccinista americana. Titolo del testo: «Ecco cosa succederà con il vaccino mRNA a milioni di persone nei prossimi mesi». Analizziamo allora le affermazioni della «medico osteopata».

Per chi ha fretta:

  • Malgrado l’autrice sostenga che le sue affermazioni sono supportate dai fatti, queste non fanno altro che rilanciare le solite bufale sui vaccini a mRNA, del tutto prive di fondamento;
  • Per maggiori informazioni potete leggere la nostra Guida ai vaccini anti-Covid.

Analisi

«Negli USA, nei primi 30 giorni dall’inizio delle vaccinazioni, gli effetti avversi fin’ora si sono verificati su più di 40.000 persone, di cui circa 31.000 casi di shock anafilattico, circa 5.000 casi di reazioni neurologiche e altre problematiche, ma questo è solo l’inizio».

L’ente che controlla i farmaci negli Stati Uniti è la Food and Drug adminisration (FDA). Come al solito si considerano segnalazioni non verificate. È sufficiente leggere la pagina dell’Agenzia dedicata alle segnalazioni degli eventi avversi per farsi un’idea. Queste segnalazioni possono essere un punto di partenza per studi veri e propri, ma da sole non sono una fonte scientifica.

«Questi vaccini creeranno essenzialmente un fenomeno chiamato Antibody Dependent Enhancement ( ADE ) ovvero un aumento della dipendenza dagli anticorpi permettendo ad un “pezzo” di mRNA messaggero di replicarsi da solo all’infinito creando pezzi di proteine ( spike protein ) all’interno del nostro corpo che, come risposta andrà a produrre anticorpi, e questo è il motivo per cui Bill Gates ha dichiarato che il nostro corpo diventerà un “produttore automatico di vaccini endogeni” in risposta a queste proteine.”  Ecco perché oggi si parla di varianti inglesi e brasiliane, che invece sono già presenti nel nostro corpo a causa delle vaccinazioni di massa».

No, il fenomeno ADE (Antibody Dependent Enhancement) è tenuto in considerazione, si tratta di una delle prime cose che bisogna essere certi non accada nelle varie fasi di sperimentazione. Consiste nella eventualità che il virus attacchi direttamente le cellule immunitarie, moltiplicandosi al loro interno. Lo spiegavamo proprio agli albori della corsa ai vaccini nella nostra guida dedicata.

Le proteine a cui farebbe riferimento Bill Gates sono verosimilmente gli antigeni, le Spike (S) appunto. Ovvero, il mezzo che il virus usa per prendere di mira le cellule e infettarle. I vaccini a mRNA contengono solo l’informazione per produrre gli antigeni, che quindi vengono presi di mira dal sistema immunitario, che si abitua a produrre gli anticorpi specifici prima dell’infezione.

Cosa c’entrino le varianti del SARS-CoV-2 in tutto questo è di difficile comprensione. Al limite hanno a che fare con la pressione selettiva, dovuta al fatto che vaccini e farmaci rendono la «vita» più difficile al virus, il quale deve quindi evolversi, «imparando» a evadere le difese immunitarie e/o legarsi meglio ai recettori delle nostre cellule polmonari.

«L’esempio dell’Umbria, al primo posto per numero di vaccinazioni, è emblematico e guarda caso proprio in Umbria si rileva un’esplosione dei casi di Covid con tutte le varianti possibili ed immaginabili».

Questa si chiama «correlazione spuria», tipica delle narrazioni No vax, che associano per esempio i vaccini con l’autismo. Una correlazione spuria si verifica quando prendiamo due fenomeni che avvengono contemporaneamente e assumiamo che non sia dovuto al caso.

Trovate diversi esempi emblematici nel sito Spurious Correlations, basato su statistiche reali, ma associate a caso, sulla sola base della contemporaneità di due eventi totalmente scollegati tra loro. Per esempio, potete trovare una correlazione tra finanziamenti alla ricerca e i suicidi per soffocamento. Non basta sommare tanti eventi casuali e sperare che diventino una prova. Sommare tanti zeri dà come risultato sempre zero.

«Il Cavallo di Troia, come dice la dottoressa Tenpenny, è in realtà iniettato dentro di noi attraverso il vaccino MRna e ci sono diversi meccanismi attraverso i quali queste sostanze creeranno questo caos dentro di noi, ovvero gli anticorpi prodotti da questo vaccino distruggeranno i nostri polmoni, gli anticorpi contro queste Spike Protein prodotte, disattiverà i macrofagi antinfiammatori e inoltre gli anticorpi legheranno queste proteine al virus e lo trascineranno all’interno della cellula come un cavallo di troia, permettendo che inizi a replicarsi all’infinito, perché è un pulsante di accensione senza spegnimento. Questo è il motivo per cui molte persone cominceranno a morire entro un anno, non solo per shock anafilattico o malattia cardio vascolari ma anche per malattie auto immuni, perché gli anticorpi delle Spike Protein cominceranno ad attaccare i globuli rossi del sangue scomponendoli. Quando le persone cominceranno a morire a distanza di qualche mese, molti medici consiglieranno ulteriori dosi e richiami di vaccino facendo peggiorare ancora di più le condizioni di salute di chi a creduto ciecamente a questo trattamento sanitario».

Un accostamento tra patologie pregresse e collegate alla Covid-19, come certe cardiopatie, esiste già da prima che i vaccini cominciassero a essere distribuiti. Ne avevamo parlato in diversi articoli. In questo modo si vuole forse generare il meccanismo della profezia che si auto-avvera. Sappiamo benissimo che persino tra persone asintomatiche potrebbero rimanere segni della Covid-19, almeno così fanno pensare alcuni studi preliminari. Quindi ecco trovata una potenziale nuova correlazione casuale da spacciare come prova.

I macrofagi e altre cellule della seconda linea di difesa del nostro sistema immunitario, agiscono rispetto agli anticorpi in maniera aspecifica, e un mancato coordinamento tra loro è stato associato alla tempesta di citochine che provoca l’infiammazione, tipica delle forme gravi di Covid-19. Al di là di questo, l’autrice si contradice con quanto espresso nel passaggio precedente, quando citando Bill Gates, affermava che il vaccino sarebbe stato prodotto dalle nostre stesse cellule, stimolando gli anticorpi.

Generalmente è necessario che sia presente il patogeno per stimolare anche l’intervento di macrofagi e altre cellule responsabili della cosiddetta immunità cellulare. Ci sembra che il caos sia proprio in questo genere di affermazioni, fatte evidentemente in mancanza di ogni minima nozione basilare sull’argomento.

«Siamo di fronte ad un genocidio vaccinale senza precedenti, in cui la gente comincerà in poco tempo a stare veramente male o a morire, spingendo la società verso un continuo controllo globale e sanitario. La dottoressa Tenpenny non è l’unica voce fuori dal coro, ma insieme anche alle sue colleghe Dt. Cahill, la Dt. Mikovits e altri medici e scienziati stanno avvisando il Mondo di un imminente evento di vittime di massa, che coinvolgerà persone che hanno ricevuto vaccini COVID in fase sperimentale, a causa di una reazione nota come risposta iperimmune».

Purtroppo è vero il contrario – nessun genocidio per carità – ma la gente anziana e/o con patologie pregresse muore nei letti di terapia intensiva. Se questi reparti si riempiono è poi difficile dare assistenza a tutti gli altri malati, generando un tracollo dei sistemi sanitari. È proprio quello che si sta evitando con le norme di distanziamento sociale, i lockdown e le campagne vaccinali. Noi ci siamo andati in un reparto Covid. Non ci sembra che siano i vaccini ad aver portato quelle persone su quei letti.

«La risposta iperimmunitaria è stata osservata negli animali da laboratorio in precedenti tentativi di sviluppare vaccini per altri coronavirus, come la SARS e la MERS. La risposta può non avvenire fino a mesi dopo le iniezioni, quando i soggetti dovranno affrontare il problema nel loro corpo del “virus mutato”. La Dottoressa Judy Mikovits ha conseguito un dottorato di ricerca in biochimica presso la George Washington University e nel 2006 è diventata direttore della ricerca del Whittemore Peterson Institute».

È curioso che una dottoressa in biochimica possa pensare che un frammento di mRNA codificante le sole informazioni per produrre gli antigeni possa portare a un intero virus mutato. Sono affermazioni piuttosto forti, che vanno a cozzare coi fondamenti stessi della biologia, quelli che le matricole dovrebbero già sapere in partenza, perché insegnati alle scuole superiori.

«La Prof. Dolores Cahill ha conseguito il PhD in Immunologia presso la Dublin City University nel 1994. È stata capogruppo del Protein Technology Group presso il Max-Planck-Institute of Molecular Genetics, Berlino, ed è Professore di Scienze Traslazionali presso la UCD School of Medicine e scienze mediche».

Ci eravamo già imbattutti in Dolores Cahill. Era stata la protagonista di un video virale nel maggio 2020, in cui sosteneva che i vaccini antinfluenzali erano stati contaminati coi Coronavirus dei cani.

Conclusioni

«Se si sviluppa uno scenario da incubo, di chi sarà la colpa? Sicuramente dell’intero cast dell’establishment medico, dei media, di Big Pharma e degli attori politici che hanno mantenuto l’atmosfera di panico su un virus del tasso di sopravvivenza dal 99,4% al 99,8% (There Is More Than One COVID-1».

Ci sembra fattuale che la colpa sia di chi crea sul serio degli «scenari da incubo», per esempio diffondendo disinformazione sui vaccini anti-Covid, approfittandosi di una precisa fascia di utenti arrabbiati e poco interessati a informarsi nei canali cosiddetti «ufficiali», in un periodo in cui si sta cercando di sensibilizzare la popolazione sull’importanza delle campagne vaccinali, al fine di proteggere i più esposti al rischio di forme gravi, e in certi casi mortali.

Open.online is working with the CoronaVirusFacts/DatosCoronaVirus Alliance, a coalition of more than 100 fact-checkers who are fighting misinformation related to the COVID-19 pandemic. Learn more about the alliance here (in English).

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