Cashback, al via i primi rimborsi. Il racconto di un benzinaio: «Un cliente ha pagato 85 volte per 10 euro di rifornimento»

L’iniziativa, voluta fortemente da Conte, ora è in bilico. Bernini (Forza Italia) spinge per lo stop

Sono partiti i primi pagamenti del cashback di Natale. Gli italiani che, in meno di un mese, hanno totalizzato almeno 10 pagamenti con carte e bancomat riceveranno il 10 per cento di quanto speso. Nello specifico si tratta di 1 milione e 750 mila ordini di pagamento per circa 121 milioni di euro. Dunque siamo ancora a metà strada rispetto ai 223 milioni di euro maturati dai cittadini nel corso dello shopping natalizio. A occuparsi dei rimborsi sarà la Consap, società che opera per conto del ministero dell’Economia e delle Finanze e che gestirà anche i reclami degli utenti. In molti, infatti, nel periodo 8-31 dicembre non si sono visti registrare le transazioni sull’app IO (bisognava arrivare a quota 10 pagamenti per ottenere il rimborso, ndr) o hanno avuto problemi con le carte, specialmente nei primi giorni dell’iniziativa.


Un benzinaio di Lecco: «Così non si può andare avanti»

A questo si aggiunga il premio da 1.500 euro che andrà ai 100 mila maggiori utilizzatori del denaro elettronico fino a giugno (ovvero nel primo semestre). Un incentivo che è diventato lo sport preferito dai furbetti del cashback come quelli che si recano alle pompe di benzina a fare decine di micro-pagamenti pur di scalare la classifica in poco tempo. La deputata della Lega, Laura Cavandoli, ha già depositato un’interrogazione al Mef per sapere se si stanno prendendo provvedimenti contro i furbetti. A Open parla un benzinaio di Lecco e racconta che un cliente ha fatto «85 transazioni in un’ora». Il giorno dopo l’esercente ne ha registrate «82 sempre di notte, oltre l’orario del coprifuoco. Fanno operazioni di pochi centesimi pur di scalare la classifica del cashback arrivando, però, a circa 10 euro di benzina complessivamente. Così non si può continuare, la carta finisce e gli impianti si bloccano. Pensate che alcuni di noi sono stati costretti a bloccare i pagamenti con carta di notte perché qualche esercente paga una commissione per ogni transazione che paradossalmente è superiore al pagamento del cliente (di solito di 8 o 10 centesimi, ndr)».


OPEN | Transazioni di pochi centesimi al rifornimento di benzina

Cosa farà il governo Draghi?

Adesso resta da vedere quale sarà il futuro del cashback, fortemente voluto da Giuseppe Conte per contrastare l’evasione fiscale. Il governo Draghi difficilmente elargirà soldi a pioggia. Quindi addio ai bonus, ai monopattini con gli incentivi e forse anche al cashback di Stato. Uno dei partiti che sostengono il governo guidato dall’ex presidente della Bce, Forza Italia, tramite la presidente dei senatori Anna Maria Bernini, fa sapere che «occorrerà fare un tagliando non solo alla raffica di bonus, tra cui monopattini e rubinetti, ma soprattutto alla sperimentazione del cashback che, a fronte di un costo esorbitante per le casse dello stato, oltre 4 miliardi e mezzo, ha prodotto incentivi irrisori che hanno interessato quasi esclusivamente chi già usava la moneta elettronica. Bloccare il cashback per il prossimo anno significherebbe un risparmio di almeno 1 miliardo e mezzo di euro».

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