I numeri in chiaro. Sebastiani (Cnr): «Entro questa settimana il picco dell’ondata. Terapie intensive stressate al massimo in più Regioni» – Il video

Sul fronte delle rianimazioni, «stiamo assistendo ancora a una fase di crescita dei dati che a livello nazionale è esponenziale». La curva epidemiologica in salita è data dall’effetto «delle varianti Covid e delle scuole»

In Italia il bilancio l’ultimo incremento di nuovi casi da Coronavirus registrato nelle ultime 24 ore sale a quota +25.673. Ieri i nuovi contagi erano +22.409, il giorno prima +19.749. Il totale dei contagi nel Paese, dall’inizio della pandemia, arriva così a quota 3.149.017. Il numero dei decessi nell’ultimo giorno è di 373 contro i 332 di ieri, stando al bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute. I decessi, dall’inizio del monitoraggio, sono arrivati a quota 101.184. Sulla circolazione del virus, spiega il matematico del Cnr Giovanni Sebastiani, «c’è una buona notizia: entro questa settimana il Paese raggiungerà il picco della percentuale dei positivi ai tamponi molecolari.


La situazione nelle terapie intensive

Per quanto riguarda, poi, i reparti di terapia intensiva, «stiamo assistendo ancora a una fase di crescita dei dati che a livello nazionale è esponenziale sia per i letti già occupati ma anche per i nuovi ingressi. C’è una grande eterogeneità nel Paese, perché abbiamo situazioni in cui stiamo raggiungendo il picco massimo di stress dei reparti. Mi riferisco a regioni come la Lombardia, l’Abruzzo e la Campania».


L’impatto delle varianti

In questa fase la curva epidemiologica in salita è data dall’effetto – non trascurabile – delle varianti Covid, «oltre alla riapertura delle scuole», elemento che per Sebastiani incide in modo netto da sempre. «La variante inglese, poi, ha maggiore diffusione. Servirebbe uno studio sistematico per fare una mappatura e riuscire a capire dove intervenire. Se c’è una zona dove è prevalente la variante inglese allora si agirà in modo diverso rispetto ad altri territori».

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